Cava de’ Tirreni (SA). Lamberti amaro. Un’apatica Cavese non riesce a battere il Gravina. Sempre più a rischio la panchina di Troise.
Brutta copia di una brutta copia. La Cavese non riesce a cancellare la sconfitta col Lavello e delude con un pareggio casalingo contro una delle cenerentole del girone, il Gravina, apparso il Real Madrid grazie proprio alla pochezza offerta dai padroni, si fa per dire, di casa.
Tanta amarezza in chi ha potuto assistere alla sfida a porte chiuse grazie a una diretta a pagamento che è partita tra l’altro una mezzora dopo il fischio iniziale. Nonostante il doppio passo falso, sconfitta esterna e pari interno, la formazione di Troise limita i danni rimandendo comunque al comando del girone affiancata dal Barletta, che a questo punto è la vera papabile al salto di categoria se non si interverrà da parte della società del patron Lamberti sulla squadra.
A partire dal timoniere, apparso ancora una volta indeciso sulle scelte da intraprendere sul piano tattico. Ma veniamo alla cronaca della gara. Il primo tempo è abbastanza noioso e scarno di note. Solo un paio di lampi, uno per parte, ad illuminare. La prima occasione alla mezzora è per la Cavese. Salandria dai venti metri a giro prova a fare l’Insigne di turno, ad opporsi però allungandosi alla sua sinistra è Mascolo che mette in angolo. Al 44’pt la risposta dei giovani, baldanzosi, ospiti, mai succubi della capolista.
Tommasone indirizza nello specchio della porta un tiro forte e preciso ma Colombo risponde presente e sventa in angolo. Nella ripresa subito l’occasionissima per gli ospiti. Tommasone dribla in area Palma che lo falcia. L’arbitro Bocchini indica il dischetto del calcio di rigore. L’attaccante murgiano si prende la responsabilità del tiro ma battezza l’angolo giusto Colombo che fa il miracolo neutralizzando in angolo il penalty.
Il pericolo passato dovrebbe scuotere l’undici metelliano. Invece si riprende a giochicchiare senza idee. Anzi a complicare la vita agli aquilotti ci si mette al 12’st il terzino Maffei che commette un fallo di nervosismo su Parisi sotto gli occhi del direttore di gara che lo espelle.
In dieci contro undici pare giocar meglio la Cavese ma è solo fuoco di paglia perché di occasioni nemmeno l’ombra. E la musica non cambia neanche con il ritorno alla parirà numerica sul campo che arriva al 27’st per il doppio giallo rimediato da Ligorio.
Ultimissima chance per strappare l’immeritata vittoria la squadra di casa l’ha in pieno recupero sui piedi di Foggia, subentrato a Banegas. Ma l’attaccante manda fuori un rigore in movimento, tra la disperazione dei compagni e del gruppetto di dirigenti e accompagnatori che hanno potuto assistere alla gara suegli spalti del Lamberti.
CAVESE GRAVINA 0-0
CAVESE (4-3-3): Colombo; Tufano (16’st D’Amore), Munoz, Fissore, Maffei; Bezzon (44’st Gaeta), Palma (20’st Puglisi), Salandria; Banegas (20’st Foggia), Bubas, Gagliardi (16’st Cappa). A disp. Angeletti, Rossi, Altobello, Anzano. GRAVINA(4-1-3-2): Mascolo; Sanzone, Ligorio, Romano; Parisi, Chacon, Kharmou Parisi, Kharmoud, Galardi, Ligorio, Bruno; Tommasone, Actis Goretta. A disp. Vicino, Dragutinovic, Magnavita, Lasalandro, Rosini, Gambicchia, Perretti, Garnica, Giglio. All. Summa.
ARBITRO: Bocchini di Roma 1.
RETI: NOTE: gara a porte chiuse per la squalifica di un turno del Simonetta Lamberti. Terreno pesante per le forti piogge della vigilia, cielo coperto. Espulso al 19’st Maffei per fallo su Parisi, al 27’st Ligorio per somma d’ammonizioni. Ammoniti: Ligorio, Bubas, Gagliardi, Romano. Angoli: 5-5. Recuperi: 1’pt, 6‘st. Al 6’st Tommasone sbaglia un calcio di rigore parato in angolo da Colombo.
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