Un consiglio di lettura per questi giorni d’estate. E se leggessimo una bella storia d’amore? “Nina. La storia vera di un sogno americano” di Franco Bruno Vitolo

Come non concentrarsi su una storia del genere? Come non farla diventare speranza per un mondo migliore e diverso? Come non raccontarla come una storia d’amore fuori da ogni immaginazione e regola convenzionale? “ Così il Chiar.mo prof. Pino Foscari, nella sua preziosa presentazione a questo recente lavoro di Franco Bruno Vitolo.

Franco Bruno Vitolo Nina. La storia vera di un sogno americano. 1886 Agency Pte Ltd , sett. 2023.

Che libro è “Nina”? In un mare di scrittori, più o meno dell’ultima ora, che inondano quasi quotidianamente il mercato (e i loro compiacenti amici degli amici dal grande schermo a reti unificate), Vitolo, ex docente di liceo, scrittore e critico letterario, ci regala una boccata d’aria pura.  Nessuna velleità di andare nelle classifiche di libri più venduti e neppure di piazzarsi in uno dei tanti Premi letterari (?) in cui a vincere sono i soliti nomi o meglio gli autori delle solite case editrici; un balletto, a volte, veramente inaccettabile. (Lo scorso anno il Ministro della Cultura e componente di Giuria di un notissimo Premio Letterario, nella serata di proclamazione dei vincitori, si lasciò sfuggire la confessione di non aver letto i libri in concorso, ma dichiarò con un sorriso: ”Proverò a leggerli “ ! ). E molte volte, poi, di questi autori vittoriosi non resta alcuna traccia. E allora complimenti per un libro puro, schietto, pulito come tutta la storia d’amore raccontata. Protagonisti Nina Farano da Cava de’ Tirreni e George Fortin marine americano. Sarà la guerra, lo sbarco alleato angloamericano a Salerno nel settembre del 1943, a farli incontrare. Lei poco più che bambina, lui giovane marine. Tra applausi calorosi di evviva e sigarette e cioccolato, un fugace sguardo e una promessa: “ Se sopravvivo alla guerra, torno da te, ti sposo e ti porto in America”. Promessa, apparentemente vana, ma è il 29 marzo del 1951 quando George tornato a Cava sposa Nina. Nozze che fecero scalpore e il giro del mondo con tanto di filmato Incom nei cine giornali dell’epoca. Si raccontava la storia d’amore della Cenerentola di paese e del principe azzurro venuto d‘oltreoceano. Bisognava raccontarla. E a raccontarla è la stessa Nina, vedova novantenne ormai, che attualmente vive in California. A intervistarla è l’autore Franco Bruno Vitolo, calatosi nei panni di un’ immaginaria giovane ricercatrice anch’essa emigrata in America.

Una scrittura pulita, lineare, non certo facile; nell’intervista cadenzata da un chiaro narrare, si alternano spesso altre voci da un lontano o recente passato, immagini, sensazioni e commenti dell’una (Nina) e dell’altra (intervistatrice, alias narratore), costituendo un tessuto narrativo veloce e al tempo stesso robusto quasi rappresentazione teatrale. L’intero libro è costruito su una dovizia di particolari precisi e rispettosi della verità storica non inficiata dall’inventio tipica del narrare per immagini e sensazioni. Sembra essere presente all’incontro tra George e la giovanissima Nina, alle loro nozze ma anche nei momenti meno felici che hanno caratterizzato questa lunga storia d’amore. Anche i luoghi, le stanze, gli oggetti nel flusso magico creativo assumono un ruolo costante ed esplicativo delle varie vicende narrate. Alla fine il libro risulta  quasi un’opera di poesia in prosa, un distillato di amore, entusiasmo, affetto ma anche di dolore per sofferte vicende; un libro da leggersi ad onta delle grandi case editrici.


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