CAVA DE’ TIRRENI (SA). Piazza San Francesco, rimossa l’insidiosa catena
Soppiantata l’insidiosa catena ed annessi paletti, con quattro picchetti metallici, posti a delimitare il piazzale antistante la Chiesa di San Francesco e Sant’Antonio e l’attiguo Complesso Monumentale di Santa Maria del Rifugio, primitivo cinquecentesco convento dei successori del fraticello d’Assisi, in piazza San Francesco, già, per lustri, piazza Giovanni Nicotera.
Chiunque, col calar delle tenebre, poteva constatare la pericolosità della rimossa catena, la quale, retta da due distanti paletti, non era assolutamente visibile, essendo dello stesso colore
dell’asfalto, soprattutto in presenza di folla; cosa che accade soventemente per la partecipazione agli eventi religiosi. Infatti, non pochi sono rimasti imbrigliati nell’insidia, cadendo rovinosamente a terra, procurandosi anche serie escoriazioni e lesioni.
L’ultimo incidente, lo ricordiamo, risale alle 20,30 di domenica 12 agosto 2012, quando la piccola Chiara Lamberti, di soli 10 anni,
Pochi minuti prima, una signora non più tanto giovane inciampava anch’essa nella impercettibile catena. La poveretta, prontamente soccorsa dai familiari, nel rovinare a terra restava vittima di escoriazioni alle braccia ed alla ginocchia.secondogenita di Gennaro Lamberti, nostri concittadini, la quale, in
compagnia degli zii, della nonna e della sorella maggiore, nel procedere speditamente per raggiungere il papà e la mamma, che stavano uscendo dalla chiesa, dopo aver percorso la stradina che conduce alla chiesa di San Francesco e Sant’Antonio, non avvedendosi della catena posta pochi metri prima del sacrato, rovinò a terra, procurandosi non poche serie escoriazioni al volto, alle braccia ed alle gambe.
Gli operai dell’Ufficio Manutenzione, su disposizione del Sindaco Marco Galdi, nel rimuovere i due paletti e la catena e posizionando quattro picchetti a debita distanza, hanno posto fine all’insidia ed all’andirivieni di autovetture che erano aduse parcheggiare nel piazzale antistante e laterale della chiesa.
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