CAVA DE’ TIRRENI (SA). La notte è fatta per riposare, ma non in via Andrea Guerritore
Neanche nella centralissima via Andrea Guerritore di Cava de’Tirreni si riesce a riposare, auspicando, ma ne siamo certi, che riposa in pace, al cospetto di Dio, il nostro compianto Capitano Andrea Guerritore, di Marcantonio e di Armenante Maddalena, nato il 21 ottobre 1862 nella casa paterna di corso Umberto I, n. 337 (veggasi lapide all’esterno della facciata del palazzo), morto, valorosamente, il 1° marzo 1986 ad Abba Carima, nella sanguinosa battaglia di Adua (Etiopia settentrionale). La responsabilità del mancato quotidiano riposo dei residenti della citata via Guerritore, ove al civico 2 vi è la sede del Distretto Sanitario ed al 6 la Guardia Medica, è del diuturno e fastidiosissimo toc. toc. toc. emesso non dall’eco dai tamburi degli sbandieratori, ma dai coperchi dei tombini della centrale fogna. “Sono anni che non riusciamo a riposare né di notte e né di giorno. A sera, per non udire il costante battito dei tombini, siamo costretti a tenere il volume del televisore alto oltre la norma” ci ha dichiarato, palesemente adirato, portandosi le mani ai lati della bocca, mast’Franco, notissimo falegname di un tempo non lontano, che abita al piano terra del civico 10. “Non né possiamo più”, ha concluso, “aiutato dal barbiere, abbiamo posizionato una cameradaria fra il coperchio ed un tombino, ma il risultato è stato vano, poiché quando le ruote delle auto e delle moto vi passano sopra, il toc. risuona come tutti gli altri”. Con la calura estiva, chi non tiene le finestre socchiuse ed il ripetersi dell’amplificato battito dei tombini infastidisce enormemente. L’accorato appello i residenti lo rivolgono all’attento consigliere delegato alla manutenzione, il solerte Matteo Monetta, affinché, previo idoneo intervento degli operai comunali, restituisca l’agognato riposo quotidiano ai nostri concittadini di via Andrea Guerritore.
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