CAVA DE’ TIRRENI (SA). In aumento le tentate truffe agli anziani.

truffatore-anziana-vivimediaQuando giungiamo alla terza o quarta età, desideriamo vivere il quotidiano serenamente, ma c’é sempre qualcuno pronto a disturbarci se non a truffarci.

Ecco quanto é accaduto, nel corso dell’ultima settimana, ad una signora residente in viale Degli Aceri. Un giovane, vestito più che decorosamente, si é presentato dinanzi alla porta di casa per estorcerle 700 euro, atttuando la seguente dinamica, che riportiamo come ci é stata dettagliatamente raccontata:

“Signora sono l’amico di suo figlio Francesco, che in questo momento si trova presso l’agenzia di assicurazione per ritirare la polizza dell’auto, ma non ha tutti i soldi ed ha incaricato me perché venissi da voi per portarli settecento euro”. La signora, insospettitasi risponde: scusi mio figlio deve ritirare la polizza per l’auto ed uscendo da casa non mi ha detto nulla. Il giovane senza alcun indugio risponde: “Se non mi crede, ora lo chiamo e lei parlerà con lui direttamente”. Il birbaccione telefona non al figlio della signora, che certamente non conosce, ma al “compare” di turno e dopo aver scambiato poche parole, chiamandolo per nome (Francesco) passa il cellulare all’ignara “preda”. “Francesco sono mamma, esordisce la signora”. “Si mamma – risponde qualcuno –  scusami, quando sono uscito da casa non mi sono ricordato di dirti che andavo a ritirare la polizza dell’auto, per cortesia dai settecento euro al mio amico, stai tranquilla che é tutto a posto”.

La sventurata, facendo poca attenzione al tono di voce del presunto figlio, stava per consegnare l’intera somma al birbaccione quando giunge il marito. Il ragazzo, vista l’inattesa presenza di un uomo, dicendo d’avere la macchina fuori posto, si allontanava e non tornava più sui suoi truffati passi.

Quando giunge il figlio da lavoro, che guarda caso si chiama Francesco, la mamma gli chiede notizie in merito alla polizza, ma il figlio chiarisce che la sua polizza scade a fine anno e che non aveva nulla da ritirare; da qui hanno compreso che l’anziana signora stava per essere truffata.

La scena di panico è più che comprensibile, visto che l’anziana era rimasta sola col birbaccione e che questi le avrebbe potuto fare ben altro male.

Sporgere denunzia alle Forze dell’Ordine certamente non servirebbe a far acciuffare, in assenza della flagranza, questi ignobilie individui.

Cosa fare in questi frangenti: non fidarsi del birbaccione e telefonare alla cavese Tenenza dell’Arma dei Carabinieri (089 44 10 10) od al Commissariato di Pubblica Sicurezza (089 34 05 11) e chiederne l’intervento.

Affinchè se ne possa sapere di più, leggiamo, attentamente, il seguente:

VADEMECUM CONTRO LE TRUFFE IN DANNO DI ANZIANI E NON SOLO

In Casa:

1. Non aprire la porta di casa a sconosciuti, informando subito le Forze dell’Ordine della presenza alla porta di estranei che insistono per entrare.

2. Qualora si presentino alla porta persone in uniforme e si nutrano dubbi sulla loro reale identità, chiedere loro di esibire la tessera personale di riconoscimento e, comunque, telefonare al 113 o al 112 per ottenere chiarimenti.

3. Ricordare che gli impiegati della banca, dell’ufficio postale o di altri Enti pubblici non vanno mai e per nessun motivo a casa dei clienti, specie per controllare se le banconote in possesso siano vere o false e tantomeno per sostituirle.

4. Non tenere in casa grosse somme di danaro e gioielli di valore.

5. Non fidarsi di persone che, entrate in casa e simulando malori, chiedano dell’acqua od altro e, comunque, non perderli mai di vista. È un espediente per distrarre e derubare.

6. Non fidarsi di chi propone abbonamenti a riviste delle Forze dell’Ordine, sia presentandosi di persona sia, soprattutto, del telefono.

7. Qualora si sia impossibilitati a muoversi da casa per fare una denuncia, chiamare il 113 o il 112, che provvederanno ad inviare personale a domicilio.

8. Ricordarsi che l’ITALGAS, l’E.N.E.L., la TELECOM, prima di fare delle verifiche in casa, emettono degli avvisi.

9. Ricordarsi che l’I.N.P.S. non manda suoi dipendenti a casa per controllare il libretto della pensione. Qualora l’Istituto avesse necessità di effettuare una verifica, si riceverà un apposito avviso per posta.

Per Strada:

1. Non credere a chi da notizia di un’eredità inaspettata o di vincite improvvise!

2. Non fidarsi di persone che dicono di conoscere noi o nostri parenti, cercando di venire in casa.

3. Ricordarsi che nessuno, specie se sconosciuto, regala niente per niente e non fidarsi di chi per strada propone un  affare. Si tratta sempre di malviventi e truffatori.

In Posta o in Banca:

1. In occasione del ritiro della pensione, farsi accompagnare da una persona di fiducia. Conservare i soldi in un tasca interna e non fermarsi per strada con sconosciuti.

2. Se ci si sente osservati, meglio fermarsi all’interno della banca o dell’ufficio postale e parlarne con la vigilanza. Se si è già in strada, contattare le Forze dell’Ordine.

3. Valutare che il sistema migliore per evitare brutte situazioni è quello di utilizzare i servizi resi dalle banche e dalle poste, quali accreditamento di pensione, libretto di assegni, pagamenti in conto corrente.


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