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CAVA DE’ TIRRENI (SA). Un fine settimana ricco di attività col CSI
Tre grossi appuntamenti hanno caratterizzato questo fine settimana del C.S.I. Cava. Il primo con la terza prova del Trofeo LATIN DANCE “Città di Cava” svoltasi allo stadio Comunale S.Lamberti; il secondo con l’affermazione in campo regionale dell’ASD Volley Cava ad Ariano Irpino in una finale tutta metelliana, l’ultimo con le partite di qualificazioni del torneo regionale di Calcio a 11 svoltasi a Cava presso lo stadio A.Desiderio che ha visto la qualificazione del NIU’ TEAM alla finale regionale in programma Domenica 2 Giugno ad Ariano Irpino con la Società SPORTING CARMINE di Castellamare affiliata al CSI di Salerno
350 ballerini appartenenti a 17 gruppi e ben 12 società sportive regolarmente affiliate al CSI Cava hanno dato vita ad una manifestazione spettacolare ed entusiasmante sulla pedana del S.Lamberti con una presenza di pubblico delle grandi occasioni.
Non sono mancati anche momenti “particolari” quale la partecipazione straordinaria del gruppo sportivo LIBERAMENTE del presidente Salvatore Salierno con atleti delle diverse abilità che si sono cimentati in una esibizione di ballo applaudita dall’intero pubblico presente con una vera e propria ovazione generale.
Altro momento toccante è quando ad esibirsi è stata chiamata la Società Mondo Danza con un ricordo particolare per il suo ideatore da poco scomparso Emiddio Galise.
La manifestazione è iniziata con il saluto del presidente del Consiglio Comunale Dott.ssa Lorena Iuliano nella duplice veste di amministratrice e mamma di una delle atlete protagoniste della manifestazione.
L’attività del CSI Cava è proseguita con l’affermazione dell’ASD CAVA VOLLEY nel campionato regionale Open femminile svoltosi ad Ariano dove le atlete cavese hanno avuto la meglio su un’altra compagine cavese OVER VOLLEY.
Questa vittoria proietta la compagine metelliana nelle finali interregionali del prossimo 8 Giugno a Nuova Siri con una squadra del Comitato di Catania in uno spareggio che determinerà la partecipazione ai Campionati nazionali di categoria.
Un’affermazione che premia il grosso lavoro che il comitato presieduto dal Giovanni Scarlino sta portando avanti.
Una soddisfazione commenta il presidente che sento di condividere con l’intero Consiglio ma soprattutto con lo staff composto da tanti giovani volontari che credono in questo progetto.
CAVA DE’ TIRRENI (SA). Palazzo di Città: nel Salone delle Conferenze giurano i 50 Ispettori Ambientali
Tenuti a “battesimo” dai colleghi del 1° Corso.
Nel pomeriggio di giovedì 18 Aprile 2019 i cinquanta Ispettori Ambientali Comunali Volontari del 2° corso, hanno prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica ed alla Costituzione Italiana dinanzi al Sindaco Vincenzo Servalli.
Testimoni alla cerimonia di Giuramento e Decretazione il Segretario Generale Vincenzo Maiorino, il Direttore della Metellia Servizi S.r.l., Avv. Maurizio Avagliano, il Direttore del corso, Colonnello Saverio Valio, il Funzionario in P.O. Ambiente Cap. Claudio Zito, i Dirigenti Sorrentino e Nesi, il Funzionario Stefano Cicalese.
Il Sindaco Servalli, nel corso del suo intervento, prima degli auguri pasquali, ha ringraziato gli Ispettori Ambientali per l’apporto che volontariamente daranno al mantenimento del decoro cittadino.
Il Segretario Maiorino ha illustrato gli essenziali emendamenti che a breve verranno approvati dal Consiglio Comunale sia per il Regolamento degli Ispettori Ambientali e sia per quello inerente il benessere degli animali.
Con la Decretazione e giuramento, i cinquanta Ispettori Ambientali Comunali Volontari hanno assunto lo “status” di PUBBLICO UFFICIALE, nel rispetto dell’art. 357 del Codice Penale, del pari, come già detto in passato, agli appartenenti alla Guardia di Finanza, ai Carabinieri, alla Polizia di Stato e alla Polizia Municipale.
Come richiede l’art. 5 del Regolamento degli Ispettori Ambientali, il Sindaco Servalli, con proprio Decreto, ha investito della responsabilità di “Coordinatore del Nucleo Ispettori Ambientali”, il CITTADINO BENEMERITO, Livio Cav. Trapanese, individuando negli Ispettori: Vincenzo Albino, Paolo Cardia e Andrea D’Amato la funzione di Coordinatori Tecnici.
CAVA DE’ TIRRENI (SA). Napoli milionaria: un’emozione che attraversa le generazioni … e genera poesia
In scena al Teatrino dell’ex Seminario nella bella interpretazione del Piccolo Teatro al Borgo di Mimmo Venditti
Anche solo a nominarlo, Napoli milionaria, il capolavoro teatrale di Eduardo De Filippo, trasmette un’ondata di emozioni.
L’emozione di una storia, della nostra storia. La prima andò in scena quando ancora nel Centro Nord dell’Italia era in atto la guerra di liberazione e a Napoli si leccavano le ferite profonde e laceranti delle bombe, dei crolli e della fame, si sentiva l’eco comunque drammatica della cacciata dei tedeschi, si respirava la presenza deli alleati anglo americani e le speranze della nuova Italia.
La storia di don Gennaro, che torna dalla guerra e trova la sua famiglia arricchita dal mercato nero, ma imbastardita dalla smania del denaro e senza più quell’identità etica che lui aveva cercato, non sempre con successo, di trasmettere, è la storia di Napoli, dell’Italia in macerie e con voglia di rinascita. Una Napoli in attesa che “passi la nottata”, così come don Gennaro e la famiglia devono aspettare che superi la nottata la piccola Rituccia grazie all’antibiotico donato proprio da una vittima dello sciacallaggio da mercato nero esercitato dalla moglie di Gennaro.
Perciò vengono i brividi a ripensare a quella prima rappresentazione del 15 marzo 1945, quando, alla chiusura del sipario, ci fu un eterno momento di silenzio, che fece temere a Eduardo l’onta e il dolore dell’insuccesso, prima che nascesse uno dei più lunghi ed emozionati applausi della storia del teatro, con il pubblico in piedi e in lacrime, che aveva appena assistito allo specchio delle sue piaghe e che stava aspettando anch’esso che passasse la nottata.
Perciò ogni volta che viene messa in scena, per chi è consapevole del suo significato, oltre che della sua bellezza di capolavoro, si scatena quell’ondata di emozioni che accomuna spettatori e attori.
Perciò siamo grati alla compagnia del Piccolo Teatro al Borgo, che più volte l’ha inserita nel suo cartellone e che da due anni ha rinnovato la messa in scena con attori più o meno “new entry”, ai quali bisogna fare grandi complimenti perché si sono dimostrati ben all’altezza del ruolo da ricoprire e degli storici interpreti del Piccolo Teatro al Borgo, a cominciare dalla magnifica Ida Damiani, sanguigna, appassionata e coinvolgente nel parte cruciale di Amalia. Senza contare naturalmente il buon Mimmo Venditti, come sempre gran maestro regista e attore. Nell’applauso aggiungiamo gli “storici” Matteo Lambiase e Raffaele Santoro (il ragioniere e Settebellizze), una garanzia lunga negli anni, e con loro Daniela Picozzi, Carlo Della Rocca, Andrea Manzo, Roberto Palazzo, Enzo Senatore, Titta Trezza, senza dimenticare i fedelissimi collaboratori tecnici Bruno Rispoli (scene e luci) e Anna Maria Venditti Rispoli (costumi).
L’ultima messa in scena è avvenuta il 2 e 3 febbraio scorsi, nell’ambito del cartellone congiunto con i giovani della Compagnia Arcoscenico. È stata l’occasione per riproporre un pezzo della nostra storia anche alle nuove generazioni. Ed è stato fatto centro, come è dimostrato anche dall’allegato canto nella nostra lingua suscitato sulle corde del trentenne Alessandro Bruno, nelle cui parole si avverte l’emozione della scoperta di un’opera capitale, di una recitazione all’altezza, ma anche, vedi le parole finali, lo sconcerto del presente, in cui per i componenti della nuova generazione il tunnel verso il futuro ha di nuovo il sapore di una nottata. Riusciremo a far passare anche questa?… Ai posteri.
(FBVitolo)
Napoli Milionaria: Piccolo Grande Teatro al Borgo!
Dinto a nu tiatro bello, ma ‘e quatto sorde,
addò ghiacciata era ll’aria,
faceva friddo…e chi s’’o scorda…
ma va in scena Napoli Milionaria!
‘A campana sona e a sipario arapruto
tavula apparicchiata e cafettera pe vvinte.
Fore ô vico voce ‘e ggente sparuta
Amedeo nun è pe niente convinto!
È sparuto nu piatto ‘e paste e ffasule!
Ll’indiziato è Gennaro ‘o pate, se capisce,
‘a guerra… se sa… te fa sbaglià da sulo
‘e ‘o piatto ‘e pasta… piglia ‘e sparisce!
Gennaro Jovine, un Venditti che gran colpi sferra,
incarna paro paro il buon padre di famiglia
purtanno ‘ncuollo ‘a fatica di una guerra
è tutto puteca, casa, mugliera e ffiglie!
Ma ‘e ccose a Napule nun ggirano a dduvere,
‘a mugliera, ‘Onna Amalia, superbamente interpretata,
è trasuta ‘e preputenza dinto ‘a borza nera
aumentanno ‘o prezzo d’ ‘a rrobba… ca tene accuata!
È una Napoli sotto ‘e bbumbardamente
nu via vai ‘e persone suspettose
‘a sirena sona tutte ‘e mumente
e pe campà se trovano mille scuse!
Pecchè è guerra pure int’ ‘a famiglia ‘e Gennaro
e ‘a guerra te cagna ‘nzino e dint’ a ll’osse.
Pecchè quanno nun ce sta ‘o denaro
faje ‘e tutto pe nun te scavà ‘a fossa!
E senza Gennaro, ma cu ‘a sacca chiena ‘e sorde,
‘a famiglia se scorda d’ ‘o bbene ‘e ll’ammore
nun s’accorge d’ ‘o dulore ca porta
e ce ne vo’ pe truvà dignità e calore.
La compagnia di Venditti fa vedere tutto questo:
hanno battagliato pe ddoje ore
hanno interpretato a meraviglia tutto il testo.
per il piccolo Teatro al Borgo grande onore!
Pecchè nun è ffacile pe nniente
a tenè ‘e spettature appassiunate!
E pe tutto ‘o tiempo chelli ggente
scurdannese d’ ‘ friddo se so’ arrecriate!
‘A Cumpagnia ha tenuto sempe aveta ‘a pressione
so’ passate da ‘e bomme a nu murtorio accamuffato.
Se vede ca ce metteno assaje core e tanta passione.
‘A Cumpagnia ‘e Venditti emozioni ha regalato!
È forte forte assaje… ‘a fine ‘e sta cummedia…
P’ ‘a famiglia, pe’ Napule e l’Italia è ‘a stessa traggedia!
‘O miereco ha ditto: ‘a nuttata ha da passà
ma…
simmo sicure ca mo nun ce sta n’ata nuttata da passà?
(Alessandro Bruno)