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Le parole sono ponti: stamattina le premiazioni

le-parole-sono-ponti-(1)-cava-de'-tirreni-marzo-2016-vivimediaCAVA DE’ TIRRENI (SA). Si è tenuta, questa mattina, martedì 8 marzo, la cerimonia di premiazione degli studenti di ogni ordine e grado della Città di Cava de’Tirreni che hanno partecipato al concorso di scrittura creativa “Le parole sono ponti”, organizzato dall’Amministrazione comunale, Assessorato all’Istruzione e dall’I.I.S. Gaetano Filangieri, in memoria della prof.ssa Elisabetta Sabatino.

Prologo alla manifestazione, la conferenza che si è tenuta ieri pomeriggio, nell’Aula consiliare, sul tema: “La comunicazione inflazionata nel mondo glocal”, coordinata da Gabriella Liberti.

Dopo i saluti dell’Assessore alla Pubblica Istruzione, Paola Moschillo e l’introduzione di Raffaela Luciano, Dirigente Scolastico dell’I.I.S. “Gaetano Filangieri” di Cava de’ Tirreni, sono intervenuti, Umberto Landi, già dirigente tecnico del Miur, sul tema “La giungla comunicativa” e Laura Clarizia, ordinario di Pedagogia generale e sociale e presidente del corso di studi in Scienze della Formazione  per l’inclusione e il benessere presso l’Università di Salerno, sul tema “La comunicazione nella relazione educativa”.

le-parole-sono-ponti-(2)-cava-de'-tirreni-marzo-2016-vivimediaLa giornata di premiazione dei componimenti, scelti dall’apposita commissione, è stata presentata dal prof. Franco Bruno Vitolo; a dare il benvenuto agli studenti è stato il Sindaco Vincenzo Servalli e l’assessore all’Istruzione Paola Moschillo.

Avvicinare i nostri ragazzi alla scrittura creativa – afferma il Sindaco Servalli – è, oltre che un fenomeno di costume nato agli inizi del novecento negli Stati Uniti e che si sta sempre di più affermando (fortunatamente), un processo educativo destinato a durare tutta la vita; un esercizio di libertà, perché alla fantasia non è possibile porre limiti; potente, perché le idee cambiano il mondo.

Sono particolarmente lieto che questo concorso, arrivato alla terza edizione, dimostri, dagli elaborati che sono pervenuti, piena vitalità e interesse da parte dei ragazzi e, soprattutto, perpetui il ricorso di una educatrice eccezionale come Betty Sabatino, che troppo presto ci ha lasciato. Il suo lavoro, l’immenso amore verso la scuola, l’insegnamento, i suoi alunni, sono sempre vivi nella memoria di quanti l’hanno conosciuta e una traccia da seguire per quanti hanno l’arduo compito di educare”. 

“Le parole afferma l’assessore all’Istruzione Paola Moschillo – forse sono il più democratico dei poteri. Capaci di avvicinare o allontanare, esaltare o condannare, costruire o distruggere.

Le parole vanno, quindi, indirizzate, gestite non abusate, né svilite; devono creare “Ponti” che consentano scambi non solo tra i singoli ma anche, soprattutto, tra società e culture diverse, in modo che questa diversità si trasformi in dialogo e uguaglianza per lo scambio di esperienze che diventeranno comunanza di idee per lo sviluppo. Compito delle istituzioni è quello di supportare la scuola, come prima esperienza formativa di socialità, nel percorso di crescita dei ragazzi fornendo loro le basi perché possano usare le parole non solo in senso critico ma anche costruttivo delle loro idee”. 

Per la scuola secondaria di primo grado sono stati premiati:

1° posto Michele Apicella classe I sez. F – IC Giovanni XXIII

2° posto Annapaola De Luca classe III sez. H – IC Giovanni XXIII

3° posto Francesca Santin classe I sez. B – ICCarducci-Trezza

3° ex aequo Lorena Tintori classe II sez. N – Scuola Media Balzico

4° posto Mattia Mignone classe I sez. F – IC Giovanni XXIII

5° posto Marco Manzo classe 2 sez. E – IC Giovanni XXIII

 

Per la scuola secondaria di secondo grado sono stati premiati:

1° posto Sara Santoriello classe II sez. L – IIS Gaetano Filangieri

2° posto Luciana Adinolfi classe IV sez. AL – IIS De Filippis-Galdi

3° posto Miriam Apicella classe II sez. A – IIS De Filippis-Galdi

4° posto Jacopo D’Amico classe V sez. A-AFM – IIS Della Corte-Vanvitelli

5° posto Mariaolmina Fariello classe III sez. R – IIS Gaetano Filangieri

6° posto Anna Santoriello classe IV sez. R – IIS Gaetano Filangieri

7° posto Umberto Vigorito classe V sez. A – IIS Gaetano Filangieri

8° posto Annunziata Di Domenico classe. V sez A – IIS Gaetano Filangieri

Segnalazione per Anna Maria Farina classe IV sez. P – IIS Gaetano Filangieri

 

Per la scuola primaria sono stati premiati:

1° posto Martina Della Rocca classe V sez A – San Cesareo – II Circolo

2° posto Salvatore Saturnino classe V – Dupino – III Circolo

3° posto Roberta Santoro classe V – Sant’Anna – IV Circolo

4° posto Michela Di Martino classe V – Ist. E e V. Di Mauro – Sant’Arcangelo

5° posto Manuel Manzo classe V sez B – Epitaffio – IV Circolo

Premio metodologia è andato al lavoro di gruppo classe V – Simonetta Lamberti – III Circolo 

Per la prima volta commemorata ufficialmente la strage del treno della morte (3 marzo 1944): calde emozioni durante la Messa solenne e l’ incontro con gli studenti

CAVA DE’ TIRRENI (SA). Nella notte tra il 2 e il 3 marzo del 1944 il treno merci 8017, carico di oltre settecento persone, diretto da Battipaglia a Potenza, si fermò sotto la Galleria delle Armi, prima di giungere alla stazione di Balvano. Quella galleria, lunga quasi due chilometri, per effetto della fermata e per la scarsa qualità del carbone, si riempì in poco tempo di monossido di carbonio, trasformandosi in una camera a gas e uccidendo la quasi totalità degli occupanti, compresi i macchinisti.

I viaggiatori erano prevalentemente cittadini comuni, provenienti da una fascia urbana che si estendeva dal napoletano a Battipaglia, persone che si adattavano a viaggiare stipati in vagoni merci per andare a Potenza a procurarsi da mangiare, a barattare pochi averi in cambio di cibo, ormai introvabile, per le proprie famiglie. Persone che vivevano nella miseria prodotta da una lunga e tormentata guerra, passate però alla storia come contrabbandieri e delinquenti da dimenticare presto. Da qui il silenzio che è piombato sulla tragica vicenda, su quello che ha rappresentato un lacerante dolore solo privato, mentre questi morti a pieno titolo si possono e si devono considerare vittime civili di una guerra non ancora finita e come tali meritano il giusto tributo della memoria.

Per la prima volta, dopo settantadue anni, Cava de’ Tirreni ha ufficialmente commemorato la strage, in cui morirono oltre seicento persone, delle quali trentacinque erano cavesi.

Giovedì 3 marzo p.v., alle ore 19, presso la Basilica Maria S.S. dellì’Olmo, è stata celebrata una Messa solenne, presieduta dal vice vescovo don Osvaldo Masullo e concelebrata con Padre Giuseppe Ragalmuto, parroco della Basilica, e con don Nicola Mammato, parroco di Maiori, che perso entrambi i nonni materni nella tragedia, da cui si è originata anche la progressiva crisi che ha poi portato alla tomba anche sua madre.

In precedenza, mercoledì 2 marzo, è stato organizzato con un incontro nella Sala del Consiglio Comunale di palazzo di Città. È stato effettuato di mattina per favorire la trasmissione agli studenti di un episodio che fa parte della storia non solo locale ma nazionale e oltre, se si considera sia che è inquadrabile nei primi tempi del governo Badoglio, quando ancora il Paese era diviso in due e la guerra infuriava nell’Italia del Centro Nord, sia che il nostro territorio è stato teatro dello sbarco degli Alleati in Campania e della battaglia di Salerno e Cava che sfondò le prime difese dei Tedeschi.

La conduzione è stata affidata allo scrivente Franco Bruno Vitolo ed a Patrizia Reso, che con il libro “Senza ritorno” (Terra del Sole 2013) ha contribuito alla grande allo scoperchiamento della “tomba della memoria” ed ha definito con passione civica e meticolosità di giornalista e di storico il ruolo ed il destino dei cavesi implicati nella strage, non dimenticando ovviamente di ampliare il discorso sulla realtà storica e politica del tragico evento. Il Sindaco di Cava Vincenzo Servalli ha dato ampie rassicurazioni sull’impegno dell’Amministrazione e sull’ipotesi di una targa commemorativa alla stazione. L’Assessore alla Pubblica Istruzione, Paola Moschillo, ha parlato agli studenti col cuore in mano, emozionandosi ed emozionando al pensiero dei tanti giovanissimi morti nella strage e nell’omaggio implicito a tutte le vittime innocenti delle violenze umane.

I momenti clou sono stati ovviamente rappresentati dalle testimonianze. Indiretta, quella di Giuseppe Damiani, figlio di Mattia, una delle vittime, che ha raccontato il vuoto parlante della presenza-assenza in famiglia di un padre che non ha mai avuto la possibilità di conoscere.

Ugo Gentile era il capostazione di Balvano in quel tragico 3 marzo. Con lucida passionalità ha rievocato prima i preoccupati tremori dell’attesa di un treno che non arrivava, poi lo sconvolgimento della progressiva scoperta, infine le defatiganti difficoltà per il recupero del treno e delle salme, lo svangante dolore dei riconoscimenti, la triste diversificazione delle esequie.

Emozioni forti, quindi, sublimate nel finale dalla testimonianza dell’unico superstite vivente, il sig. Raffaele Bellucci, cavese doc, che era accompagnato dalla figlia, Dina Bellucci, impiegata del Comune. Con lucida chiarezza, e confessando i brividi forti del ricordo, ha raccontato come si salvarono lui e il fratello: essendo esperti della zona e delle difficoltà del viaggio, prima dell’ingresso in Galleria ebbero modo di scendere a volo giù dal treno e prendere manciate di neve fresca, che costituirono poi la camera d’aria per conservare le energie ed evitare il soffocamento.

Insomma, una mattinata da non dimenticare, per tanti motivi. Una mattinata che ha lasciato comunque un mattone di storia e di identità nel gruppo di studenti intervenuti e nei loro insegnanti, quasi tutti ancora ignari di un evento di tale portata.

Da dimenticare, o forse “da ricordare”, l’assenza di alcuni istituti scolastici, che non hanno ritenuto opportuno inviare neppure una delegazione. Peccato, anche perché sapevano quello che facevano. Ma ci auguriamo proprio che almeno l’anno prossimo non manchino di aggiungere anche il loro mattone al palazzo della memoria, che è fondamentale per l’identità di una collettività.

Anna Kravtchenko, al XXVIII Festival di Musica da Camera de “Le Corti dell’Arte” 2015

CAVA DE’ TIRRENI (SA). Ieri sera, alle ore 21:00, presso il Chiostro dell’Abbazia Benedettina, si è tenuto il recital pianistico di Anna Kravtchenko, inserito nel XXVIII Festival di Musica da Camera de “Le Corti dell’Arte” 2015. In religioso silenzio siamo riusciti a riprenderne una piccola parte.

Parte martedì 18 con la Noche Flamenca all’ex Mattatoio la XXVIII edizione delle Corti dell’Arte. Musica di qualità per tutti i gusti negli spazi della Storia

CAVA DE’ TIRRENI (SA). Non c’è musica senza passione e non c’è passione senza musica: è il motto energetico con cui quelli della Jacopo Napoli, la prestigiosa Accademia musicale fondata da Felice Cavaliere che opera a Cava de’ Tirreni da circa trent’anni, ancora una volta, in barba ai contributi pubblici sempre più problematici, si sono adoperati per arricchire di note l’agosto metelliano e le suggestioni degli storici spazi offerti dalla nostra Città.

Ripartono così le tradizionali Corti dell’Arte, giunte oramai alla loro ventottesima edizione. Nei giorni scorsi è stato presentato il programma, che è articolato e stimolante, svariando dal concerto classico al pianoforte al divertissement didattico, dalle colonne sonore dei film all’opera lirica alle avvolgenti evoluzioni del flamenco, dalla performance in sala al coinvolgimento della Piazza.

Eccone il programma dettagliato. Per scoprire ulteriori particolari delle singole serate, basta andare sul sito Facebook e aprire le specifiche finestre.

Un’avvertenza importante: dove la manifestazione non si svolga in pubblica piazza o non ne sia indicata espressamente la gratuità, è previsto un biglietto d’ingresso di Euro 8.

Tutte le iniziative serali avranno inizio alle ore 21,00 con ingresso alle ore 20:40

Si apre martedì 18 agosto nella corte dell’ex Mattatoio, in via Caliri, con la Noche Flamenca, in onore di Federico Garcia Lorca e, interessante ciliegina sulla torta, la possibilità di gustare, su prenotazione, le specialità spagnole a buffet.

Venerdì 21 agosto si sale all’Abbazia Benedettina, nel cui chiostro si terrà il recital pianistico di una prestigiosa pianista internazionale, Anna Kravtchenko.

Domenica 23 agosto il tradizionale concerto aperitivo mattutino, con ingresso libero e inizio alle 11,30, a Palazzo di Città, che sarà poi rinnovato la domenica successiva, 30 agosto.

Si ritorna all’ex Mattatoio lunedì 24 agosto con una spettacolare serata dedicata al Cinema internazionale: le più popolari e significative colonne sonore saranno eseguite dal Nello Salza Quintet, con l’ausilio di videoproiezioni ad hoc.

Nuova serata gratuita martedì 25 agosto, con il Concerto del Coro dell’Universitad de Alcalà, che si terrà nella Chiesa del Purgatorio.

Come negli anni scorsi, non mancherà l’appuntamento nella Corte di Palazzo Salsano a Piazza San Francesco. In programma, mercoledì 26 agosto, una raffinata e coinvolgente Serata in Jazz, con il canto di Emilia Zamuner, accompagnata al piano da Andrea Rea.

Stimolante fin dal gioco di parole del titolo, lo spettacolo di giovedì 27 agosto alla Mediateca Marte: Filosolfeggiando, una performance del Maestro Bruno Aprea, con presentazione di Massimo Bignardi e Massimo Fargnoli. Per l’occasione, ingresso libero. Insomma, proprio una serata al Massimo…

Si chiacchiera amabilmente di Casa Mozart e si godono le note di un suggestivo divertissement musicale venerdì 28 agosto, nella Corte di Palazzo Gagliardi, in Corso Umberto I, 32.

Il 30 agosto, una scossa elettrica con l’Happening musicale Allegro Andante, che inonderà di note tutto il Centro Storico.

Gran finale martedì 1 settembre al Social Tennis Club, con i solisti del laboratorio lirico “Jacopo Napoli” e i musici del Conservatorio “Martucci”, che si esibiranno in Elisir d’amore, di Gaetano Donizetti. In precedenza, attraverso una serie di eventi che saranno decisi in un secondo momento, gli allievi dell’Accademia effettueranno varie performance in luoghi della Città ancora da definire. Per conoscerne i dettagli, seguire l’evoluzione del programma su Facebook.

Cade un pino marittimo nella villa comunale “Falcone e Borsellino”

CAVA DE’ TIRRENI (SA). Nella villa comunale “Falcone e Borsellino” adiacente Palazzo di Città cade un pino marittimo secolare. Lo schianto si è verificato fortunatamente intorno alla mezzanotte di ieri, la villa a quell’ora è chiusa.
In ogni caso è una tragedia sfiorata, il secolare albero dal peso di svariate tonnellate è rovinato su cinque panchine ed un paletto dell’illuminazione, nella caduta la chioma ha sfiorato un altro albero strappandone molti rami.
Gli operai del verde pubblico del comune stanno sfrondando il tronco in attesa che una ditta specializzata possa rimuovere il grosso pino.
La villa che, immediatamente, è stata interdetta all’utilizzo pubblico, sarà PARZIALMENTE APERTA, domani mattina 25 luglio, per consentire il passaggio dall’ingresso principale di Viale Crispi in direzione ingresso da via Marcello Garzia.
Il servizio è di Livio Trapanese e realizzato della redazione di VIVIMEDIA.EU