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Superato il Picerno. Ma vittoria sofferta
CAVA DE’ TIRRENI (SA). Continua la striscia positiva di risultati della Cavese che al cospetto del suo pubblico batte con il minimo scarto l’AZ Picerno, ma dovendo soffrire fino all’ultimo secondo più per suoi demeriti che per meriti altrui. Intanto i tre punti incamerati mantengono inalterate le distanze dalla vetta della classifica, ancora una volta dominata dal rullo compressore Potenza e dal Cerignola che segue a ruota. L’undici biancoblù resta tra le migliori cinque formazioni del girone e questo è quello che conta. Bitetto soddisfatto negli spogliatoi al termine della partita lo ha ribadito, soddisfatto però a metà della prestazione aquilotta perché incapaci i suoi di chiudere prima la sfida. Che si era aperta nel migliore dei modi. Al 4’pt, infatti, l’acuto biancoblù che sblocca il risultato. Tripoli smista sulla fascia sinistra per la sovrapposizione di Marino che crossa in area dove si fa trovare pronto alla deviazione vincente Fella. Il giocatore esulta doppio. Infatti solo in extremis era stato inserito nell’undici iniziale al posto di Oggiano, infortunatosi nel riscaldamento prepartita. La gara si fa in discesa per la Cavese. È il 6’pt quando Tripoli si invola in contropiede e conclude in porta impegnando severamente Ioime. Ma il Picerno non ammaina bandiera, non vuole recitare il ruolo di agnello sacrificale e ribatte colpo su colpo. All’8’pt così si fa pericolosissimo. Esposito, tra i migliori dei suoi, crossa in area per la torre Cruz che tutto solo sbaglia indirizzando fuori dallo specchio della porta una palla d’oro. Sali sugli scudi in giovane portiere metelliano. Che si oppone con grande personalità ad alcune conclusioni insidiose dei potentini. Al 18’pt neutralizza un tiro di Matinata e si supera al 28’pt su Cruz. La prima frazione di gioco si conclude con una palla d’oro per gli aquilotti ancora una volta sui piedi di Fella ma il montebellunese non riesce a ripetersi e spreca tra le braccia di Ioime. La formazione di casa torna negli spogliatoi con il vantaggio in tasca ma anche con la consapevolezza che se non vuole rischiare dovrà nella ripresa essere più cinica e chiudere la sfida con un secondo gol. Invece appena tornati in campo è il Picerno che rischia di pareggiare. Al 2’st, infatti, Bisogno si deve superare su un tiro di Esposito imbeccato da Conte per non capitolare. I metelliani riprendono il pallino del gioco e iniziano a inanellare una serie impressionante di giocate che però non vengono concretizzate nel migliore dei modi. Clamorosa l’occasione costruita per Tripoli da Martiniello al 15’st.. Tutto solo il numero undici aquilotto sull’uscita alla disperata del portiere ospite potrebbe piazzare meglio la sfera tra i pali, invece, centra in pieno Ioime. Un altro pericoloso contropiede vede peccare di eccesso d’egoismo Martiniello che, con almeno due compagni al fianco liberi si intestardisce in un dribbling di troppo e l’occasione sfuma. Nessuna altra occasione da ambo le parti fino al fischio finale se non uno sterile forcing rossoblù che tiene sulle spine i tifosi metelliani e l’undici di casa ma di fatto senza altri rischi corsi da Bisogno, tra i migliori della sfida, e i suoi. Mercoledì, intanto, altra occasione nel turno infrasettimanale a Francavilla sul Sinni di fare risultato pieno. Bitetto e co. promettono di non mollare nella rincorsa al vertice del girone.
CAVESE (4-3-3): Bisogno, Carotenuto, Marino (30’st Gorzegno), Manzo, Lame, D’Alterio, Favasuli (46’st Fabbro), Massimo (30’ st Logoluso), Martiniello, Fella, Tripoli (36’st Girardi). A disp. Marruocco, Mincione, Somma, Orefice, De Angelis. All. Dino Bitetto.
AZ PICERNO (4-4-2): Ioime, Giordano, Conte (10’st Franzese), Cruz, Agresta (26’st Carrieri), Cosentino (42’st Sgovio), Esposito, Impagliazzo, Caponero (17’st Boachie), Matinata, Imbriola (10’st Boye). A disp. Amato, Salcino, La Gioia, Morra. All. Pasquale Arleo.
ARBITRO: Antonino Costanza (Agrigento), I ass. Tommaso Betta /Bolzano), II ass. Davide Stringini (Avezzano).
RETE: 4’pt Fella (C ).
NOTE: cielo sereno, campo in buone condizioni. Spettatori circa 1200. Ammoniti: Fella, Lame, D’Alterio (C ), Esposito, Agresta, Boye. Angoli: 5 a 2 per l’AZ Picerno.. Recuperi: 2’ pt, 7’ st.
Cavese: L’Igea Virtus non passa
CAVA DE’ TIRRENI . La Cavese riesce a tenere inviolata la propria porta nella sfida con i siciliani dell’Igea Virtus e ad approdare alla finale play-off domenica prossima a Rende. Dopo novanta minuti di corretta gestione del match, però, ha regalato la superiorità numerica agli avversari grazie a una ingenua doppia ammonizione “guadagnatasi” da Loreto che ha costretto per tutti i supplementari, necessari da regolamento, a sancire il passaggio di turno, in inferiorità numerica. Ma le difficoltà hanno messo in mostra il lato nascosto di questa Cavese. È uscita fuori la grinta e la determinazione dei tempi migliori e lo spirito di gruppo. I dieci blu foncé hanno gettato nella mischia le residue energie a disposizione e hanno chiuso senza prendere gol la sfida con i siciliani. Per Longo e compagni, dunque, la grande opportunità ora di chiudere la stagione come lo scorso anno con la vittoria nei play off, Rende permettendo. Ma veniamo alla cronaca della partita. Sugli spalti un manipolo di afficionados, poco più di un paio di centinaia, la curva e i distinti quasi completamente vuoti per lo sciopero ultrà in atto contro il patron Campitiello, che ha dal canto suo fatto sapere di voler lasciare ma solo se si farà avanti un progetto serio. Una lunga fase di studio tra le due compagini apre la sfida che non vive di grosse emozioni. Anzi latitano azioni pericolose per il primo quarto d’ora. Si deve attendere il 16’pt per vedere all’opera Ciarcià da destra che crossa al centro per l’accorrente Giglio. L’attaccante nella partita posto al centro dell’attacco aquilotto con Gabrielloni spostato a sinistra e Bellante a destra non arriva all’impatto con la giusta coordinazione e da posizione facile alza sulla traversa. Sul contropiede ospite arriva uno stop difettoso di Lescano a salvare la retroguardia blu foncè su cross di Biondo. Occasione ancor più ghiotta capita a Rossi della Cavese al 19’pt.Un traversone scagliato dalla destra da Padovano buca una selva di gambe ospiti e finisce nel mirino di Rossi che, sorpreso, appoggia debolmente tra le braccia di Vitale. Al 26’pt curioso l’episodio che colora la partita. In un tentativo di portarsi avanti la palla Longo colpisce alla gamba l’arbitro Cosso che accusa il colpo finendo a terra. Quattro i minuti di interruzione per permettere ai sanitari, medico Antonio Massa in testa, di portare soccorso. Al 30’pt una punizione di Rossi è addomesticata bene a terra da Vitale. C’è anche Conti sul tabellino della prima frazione di gioco. Il portiere aquilotto sventa, al 39’pt, in angolo una punizione dai venticinque metri di Pitarresi. Nel recupero Loreto rischia grosso valutando male una difesa su Longo ma in extremis riesce a liberare. Nella ripresa subito doppia occasione per la Cavese. Al 3’st e al 4’st due angoli consecutivi di Ciarcià portano scompiglio nell’area messinese. Nella prima occasione la palla a effetto costringe Vitale a liberare di pugni sulla linea dip orta. Sulla seconda palla anch’essa piena di effetto arriva goffamente Migliaccio a tu per tu col portiere ospite e l’occasione sfuma. Un brivido anche per la retroguardia metelliana al 7’st. Una punizione dal limite di Longo è sporcata dalla schiena di Migliaccio, la traiettoria beffa Conti ma per fortuna la palla esce dallo specchio della porta. Punizione sulla linea dei 25 metri guadagnata da un’incursione di Bellante, al 10’st, frenata fallosamente da Cassaro. Sulla palla va Ciarcià ma la conclusione è da dimenticare. Insiste la formazione di casa perché vuole evitare i supplementari e accelera. Rossi al 13’st non riesce a imprimere forza alla sua incornata su traversone di Padovano dalla destra. Gli uomini di Longo potrebbero passare al 26’st. Il tiro a volo di Bellante ben appostato nell’area ospite è neutralizzato con un grande intervento da Vitale. La Cavese non riesce più a farsi pericolosa fino al triplice fischio che sancisce la necessità dei supplementari per indicare la prossima avversaria del Rende, che nell’altra semifinale playoff liquida la pratica Gela. Anzi proprio negli ultimi secondi di recupero è l’Igea che rischia di beffare gli aquilotti. La deviazione di testa di De Pasquale sfiora il palo alla sinistra di Conti. A complicare tutto però arriva il secondo cartellino giallo per Loreto che costringe per tutti i supplementari la Cavese in inferiorità numerica. Nel primo tempo supplementare nessuna nota di cronaca con entrambe le formazioni visibilmente stanche. Nel Al 5′ del II suppl. Parenti si oppone alla disperata a un tiro di Longo dal limite dell’area di rigore. Ancora Conti sugli scudi. Il portierone aquilotto tiene a galla la Cavese con due interventi al 7′ che hanno del miracoloso su conclusioni di Postorino e De Pasquale. Occasione anche per la Cavese al l’8′ con Alleruzzo che in diagonale impegna severamente Vitale. Al 13′ Alleruzzo prova a restituire il favore a Gabrielloni ma sul suo traversone l’attaccante non trova la deviazione utile. L’arbitro da altri due minuti di recupero tra le imprecazioni dei supporters aquilotti ma la Cavese stringe i denti e riesce ad accedere alla finale play off a Rende domenica prossima.
CAVESE IGEA VIRTUS 0-0
CAVESE (4-3-3): Conti, Padovano, Loreto, Giannattasio (18’st Alleruzzo), Migliaccio, Riccio, Bellante (36’st Felleca), Ciarcià, Gabrielloni, Rossi, Giglio (1′ I suppl. Parenti). A disp. D’Amico, Uliano, Armenise,Galullo, Golia, Celiento. All. Emilio LONGO.
IGEA VIRTUS (4-2-3-1 ): Vitale, Fontana, Dall’Oglio, Postorino, Cozza, Cassaro, Biondo (36’st De Pasquale), Di Grazia (11′ I suppl. Lopez), Lescano (36’st Dalia), Longo, Pitarresi. A disp. Inferrera, Lanza, Crifò, Isgrò, Crinò, Chillemi. All. Giuseppe RAFFAELE.
ARBITRO: Francesco COSSO (Reggio Calabria), I ass. Mirco CAPPI MELCHIORRE (Orvieto), II ass. Marco CARRELLI (Campobasso).
NOTE:Giornata con cielo sereno, terreno in buone condizioni. Spettatori circa 400 di cui una cinquantina dalla Sicilia. Espulso al 46’st Loreto (C ) per somma d’ammonizioni. Ammoniti: Loreto (C ), Migliaccio (C ), Padovano (C ), Felleca (C ), Dall’Oglio (I), Fontana (I). Angoli: 6 a 3 per la Cavese. Recuperi: 1′ pt, 2′ st.
Il Rende espugna la Cavese nella giornata biancoblù
CAVA DE’ TIRRENI (SA). Doveva essere la giornata della consacrazione in testa alla classifica per la Cavese. Anche per questo la società aveva indetto la giornata biancoblù. Invece i duemila accorsi al Simonetta Lamberti hanno assistito alla più brutta partita della stagione dei propri beniamini e, forse, al tramonto dei sogni di promozione. Il Rende conferma le cose positive fatte nel girone di ritorno e si trasforma nel peggior incubo per la squadra allenata da Aldo Papagni. La gara si apre con i locali che premono subito sull’acceleratore e al 2′ si fanno sotto con Varriale che viene lanciato in area di rigore calabrese da De Rosa ma tutto è vanificato dal fuorigioco segnalato dal secondo assistente dell’arbitro. Al 3′ il capitano De Rosa si invola sulla sinistra dopo aver recuperato palla a centrocampo ma nessuno dei compagni ne approfitta e l’occasione sfuma. Due minuti più tardi la scena si ripete. Per il Rende sbroglia la matassa Musca. Ma risulterà solo un fuoco di paglia l’avvio metelliano. Gli ospiti escono dal guscio al 9′. Una punizione dalla trequarti di Fiore pesca Ginobili davanti a Conti ma l’incornata é debole ed è neutralizzata. I calabresi trovano però il gol al 13′ pt. Punizione teleguidata dai trenta metri all’incrocio dei pali di Musca, complice il portiere Conti fuori posizione. Sulle ali dell’entusiasmo e con la Cavese ancora sotto shock il Rende ci riprova al 15′ con Gigliotti. Ma questa volta Conti c’è e mette in angolo. La gara aquilotta si fa in salita. Proia al 17′ non è fortunato dal limite. La sua conclusione si alza di un palmo sulla traversa. La giornata è stregata per i colori biancoblù. Il Rende ne approfitta. Al 25′ errore della difesa metelliana con Galullo che permette a Gigliotti di andarsene sulla fascia e crossare per Actis Goretta che con una palla sporca, deviata anche da un difensore locale, scavalca Conti. La Cavese prova a reagire ma nè Varriale, al 26′, e nè D’Ancora, al 31′, riescono a superare De Brasi, attento in entrambe le occasioni ad addomesticare le conclusioni. Gli ospiti continuano in contropiede a farsi pericolosi e al 31′ è ancora l’ottimo Gigliotti a impegnare severamente Conti che sventa in angolo. Gli aquilotti non riescono a riordinare le idee e chiudono la prima parte del match senza colpo ferire e con il pubblico di fede metelliana che si spazientisce per i tanti errori commessi dai propri beniamini. La ripresa si apre con una ghiotta occasione sui piedi di De Rosa grazie a una punizione dal limite che però spara alle stelle al 5′. Il Rende continua a farsi pericoloso al 7′ con una prima conclusione di Gigliotti sulla quale si supera Conti e una seconda di Fiore che scheggia l’incrocio dei pali. Ancor più pericolosa l’azione del 9’st con Actis Garella che dal limite, tutto solo, non centra lo specchio della porta. Ancora Rende in contropiede al 20’st. La conclusione di Papa, che si era infilato in area dalla sinistra, finisce sull’esterno della rete. Al 27’st è Fiore che impegna Conti. Il primo tiro aquilotto arriva al 36’st con Gatto che coglie in pieno la traversa. Ma le speranze metelliane di raddrizzare la partita vengono definitivamente spazzate vie dal terzo gol ospite che arriva in pieno recupero. E’ il nuovo entrato Kyeremateng che supera un inguardabile Galullo sulla fascia destra e il portiere Conti nel cuore dell’area cavese, insaccando tra gli applausi sarcastici degli sportivi metelliani nei confronti dei propri calciatori. Una sconfitta cocente quella maturata al Lamberti che rischia di vanificare tutti gli sforzi finora fatti dal presidente Campitiello, visibilmente amareggiato mentre abbandona la tribuna. Domenica urge un immediato riscatto a Marsala. Basterà?
CAVESE 0 RENDE 3
CAVESE (3-5-2): Conti, Cicerelli, Donnarumma (11’st Puntoriere), Maraucci, Sicignano (34′ pt Criniti), Galullo, Proia, Dio Deo, Varriale, De Rosa (26’st Gatto), D’Ancora. A disp.Cirillo, Padovano, Mansi, Sabatucci, Ricciardi, D’Anna. All. PAPAGNI Aldo
RENDE (4-4-2): De Brasi, Bruno, Ruffo, Benincasa, Musca, Ginobili, Gigliotti (11’st Zangaro), Fiore (40’st Piromallo), Actis Gorett (44’st Kyeremateng), Papa, Falbo. A disp. Palumbo, Azzinnaro, Scarnato, Sanzone, Marchio, Formosa. All. TROCINI Bruno.
ARBITRO: RUGGIERO Michele (Roma1), I ass. Barone (Roma), II ass. Rizzotto (Roma2).
Reti: 13′ Musca (R), 25′ Actis Goretta (R), 46’st Kyeremateng.
Note: cielo sereno, terreno in perfette condizioni. Spettatori 2000 circa. Ammoniti: Fiore (R), D’Ancora (C), Bruno (R), Galullo (C), Angoli: 6 a 4 per il Rende. Recuperi: 1’pt, 5’st. La società ha indetto la giornata biancoblù.
La Cavese di nuovo in vetta alla classifica
CAVA DE’ TIRRENI. La Cavese cancella la battuta d’arresto di Roccella e riprende confidenza con la vittoria riconquistando la vetta della classifica e approfittando dei due mezzi passi falsi delle concorrenti alla vittoria finale, Frattese e Siracusa, fermate entrambe sul pari nelle loro due sfide casalinghe.
Con un ottimo primo tempo la formazione aquilotta, orfana in panchina dello squalificato Papagni, ha archiviato la pratica Leonfortese, simpatica e giovane formazione siciliana che però ha dimostrato tutti i suoi limiti in fase conclusiva.
Nella ripresa ha limitato al minimo i rischi e si è accontentata di gestire la gara tenendo a bada le velleità ospiti mantenendosi coperta e rallentando il ritmo. La gara si è aperta sul coro di protesta della tifoseria metelliana per i fatti di Aversa e le decine di daspo erogati. Poi la partita. Inizia a sorpresa la formazione ospite con un tiro al 3’ di Catanese che impegna a terra dalla distanza Conti.
Sulla panchina aquilotta, si fa sentire il “secondo” Gagliano che chiede ai suoi di rompere gli indugi e di premere sull’acceleratore anche se a complicare la manovra ci pensa un insidioso fondo del Lamberti appesantito dalla pioggia della vigilia.
Il primo tiro di marca metelliana al 13′ direttamente su punizione del solito capitan De Rosa ben addomesticato sul primo palo da Valenti. La superiorità aquilotta si concretizza al 16′.
De Rosa si porta la palla sulla destra e crossa al centro. Nel cuore dell’area siciliana Varriale di testa fa da sponda per Criniti che indisturbato insacca.
La Leonfortese cerca di reagire subito e al 21′ finisce di un soffio fuori una punizione dal limite di Catanese.
La Cavese però trova nuovamente la via del gol al 25′ con un’azione strappa applausi. Sulla trequarti Criniti riceve palla da rimessa laterale e crossa al centro. In tuffo arriva Proia che insacca di testa.
Ora c’è solo la Cavese in campo. Al 32′ D’Ancora alza troppo la mira di testa. Mentre al 41′ De Rosa pesca in area Di Deo, schierato nella sfida al centro della difesa metelliana, che di testa impegna sul primo palo Valenti. La prima parte del match si chiude senza altre emozioni. La Leonfortese torna in campo spingendo avanti il proprio baricentro ma le conclusioni di Lo Coco al 4′ e di Russo all’8′ finiscono alte. La migliore occasione ospite di accorciare lo svantaggio la procura Catanese a Lo Coco al 16’st. Tutto solo in area spara però alto sulla traversa e spreca. Ancora una conclusione alta ad opera di Catanese al 24’st. Calabrese al 26’st dal limite prova a scavalcare Conti ma senza fortuna. La formazione metelliana decise di rompere lo sterile assedio ospite solo al 31’st grazie a un tiro al volo dal limite di D’Ancora che sfiora la trasversale a portiere battuto.
E’ ancora lui protagonista al 41’st di una fucilata dal limite che si spegne un soffio a lato della porta siciliana. Poi più nulla fino al triplice fischio. Applausi per i propri beniamini dalla tifoseria super galvanizzata dalle confortanti notizie rimbalzate dai campi di Fratta e di Siracusa.
Per il momento si torna in vetta. E ora una lunga pausa di campionato per riordinare le idee e ricaricare le batterie, in attesa del ripresa per il rush finale. La formazione metelliana, complice anche il turno di sosta da osservare, tornerà in campo il 3 aprile a Lamezia Terme. (still camera Armando Polacco)