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CAVA DE’ TIRRENI (SA). Emergenza Covid 19: centri estivi 2020
Il Comune di Cava de’ Tirreni con la pubblicazione dell’Avviso Manifestazione d’interesse Centri estivi 2020/emergenza covid-19, intende promuovere e sostenere la realizzazione di attività di animazione estiva e gestione di Centri Estivi rivolti a minori dai 3 ai 14 anni sul territorio cittadino.
Associazioni, Cooperative ed Enti del Terzo Settore possono partecipare all’ Avviso Pubblico per la progettazione e la realizzazione di attività ludiche ricreative – centri estivi, sul territorio di Cava de’Tirreni, per bambini dai 3 ai 14 anni nel periodo estivo (luglio, agosto, settembre), in ottemperanza e ai protocolli ministeriali e regionali.
L’obiettivo è realizzare opportunità di socializzazione e gioco per bambini ed adolescenti, al fine di prevenire situazioni di emarginazione e disagio sociale; ma anche di aiutare i genitori che, nell’attuale Fase 2 dell’emergenza Covid 19, hanno ripreso le consuete attività lavorative.
“Grazie al contributo nazionale, cui siamo stati ammessi – afferma Antonella Garofalo, assessore alle Politiche sociali – intendiamo fornire ulteriori servizi a sostegno delle famiglie mediante progetti integrati che potenzino i campi estivi. Le politiche per la famiglia e per l’infanzia sono lo strumento più importante per guardare al futuro e conferire concreti aiuti ai genitori, con particolare attenzione ai più fragili”.
L’avviso è in linea con gli indirizzi del Dipartimento per le Politiche della famiglia che ha elaborato apposite Linee Guida per la gestione in sicurezza di attività ludico – ricreative – centri estivi per bambini ed adolescenti per i mesi da giugno a settembre 2020. Tutto ciò in base a quanto disposto dal Decreto Rilancio – Finanziamenti dei centri estivi 2020 e contrasto alla povertà educativa.
La manifestazione di interesse potrà essere presentata entro le ore 12.00 del 06 luglio 2020.
L’Avviso completo, le Linee guida e la modulistica per la manifestazione d’interesse possono essere scaricati dai siti istituzionali: www.comune.cavadetirreni.it – www.pianodizonas2.it
Coronavirus. La voce dei poeti: Giancarlo Zizola
Sono i lunghi, interminabili giorni del lockdown: ecco la testimonianza in versi di Giancarlo Zizola.
UN NUOVO GIORNO
Gialla irrompe la luce del sole
s’inquadra alla finestra,
ed è subito abbaglio,
irrefrenabile curiosità
per scordare le inquietudini
della notte, si distende
nel giorno, ancora ignara
dei segni del destino
tra nuvole a conchiglia,
con lunghe colonne vibranti
nell’aria leggera, corre
verso la malcelata tristezza
di una nuova sera.
Giancarlo Zizola (Inedito)
Attraverso la poetica narrazione dello scorrere di un intero giorno dall’alba alla sera, giorno, ahimè, uguale a tanti altri che si susseguono monotoni e silenziosi, Zizola ci regala un’originale lettura del suo nascosto animo: percorso di una speranza che con lo spuntare di un nuovo giorno torni il sereno. Ma ancora una volta la delusione è ad attenderlo inesorabilmente con l’arrivo delle ombre. Sono giorni in cui si vive come sospesi, trattenendo il fiato, tesi a decifrare le ultime dolorose mosse del terribile, invisibile nemico. Sembra vederlo il poeta dal terrazzo della sua bella casa posta sul piccolo colle che domina il centro storico di una silenziosamente immobile Asolo. Serrato lui, come tutti, da giorni. Eppure quella prigionia, forzatamente volontaria, invece di annientarlo, d’abbatterlo, gli regala qualcosa d’inesprimibile, d’incantata armonia: la luce dell’alba disegna un’invisibile tela “Gialla irrompe la luce del sole/s’inquadra alla finestra”. Nel bagliore di questi primi timidi raggi di sole che annunciano il giorno, sembra che la notte sia stata messa in fuga “per scordare le inquietudini /della notte” e far posto a un nuovo giorno che si spera foriero di cose belle e nuove. Ma imponderabili, sconosciuti sono i “segni del destino“: il cielo si fa nuvoloso tra cirri “conchiglia/ con lunghe colonne vibranti” e sembra precorrere a una sera che si appresta essere dolorosamente cupa come da giorni ormai.
L’uso dell’enjambement come cardine ritmico unito all’iterazione regala forza semantica alla narrazione poetica sin dal primo verso. L’esplosione di luce è melodiosamente suggerita dal ricorrersi della labiale “L” “Gialla irrompe la luce del sole”. E poi, come due schieramenti opposti, ecco: il sole, le nuvole, l’ aria, fronteggiarsi con l’ abbaglio, l’inquietudine, la tristezza, e tra di esse, un’irrefrenabile curiosità con il prevalere dell’aria leggera per “una nuova sera”. Felice traslitterazione poetica dello scompiglio dell’animo palpitante di Zizola dato da opposti sentimenti. Eccola una nuova sera che arriva, velata, però, ancora di “malcelata tristezza”, accorato tentativo di voler dissimulare la profonda tristezza di questi sospesi giorni.
Carlo G. Zizola (Giancarlo), laureato in sociologia è poeta e operatore culturale. Presidente della prestigiosa settecentesca “Academia dei rinnovati” di Asolo. Suoi versi figurano in qualificate antologie poetiche. Tra le sue pubblicazioni citiamo; “Per le strade”, Edizioni del Leone,2004; “ Vortici”, Edizioni del Leone, 2007;“La neve e il tempo” Edizioni El Squero, 2016 “Quando l’amore odia”, Campanotto 2016; “Il gufo accecato e altre favole in versi”, L’Orto della Cultura, 2019.