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Coronavirus. La Voce dei Poeti: PRIMAVERA NON SVEGLIA LA TERRA di Antonio Salsano
Mi giunge, via mail, questa poesia Primavera non sveglia la terra a firma di Antonio Salsano, un signore di quasi cinquant’anni il quale mi ricorda di essere stato un mio alunno alle superiori con questa premessa: “ da autodidatta coltivo la passione per la Poesia inculcatomi dal mio professore di lettere e poeta”. Di tantissimi alunni, come in questo caso di Antonio, col tempo si perdono le tracce. Sorpreso e grato per queste parole che mi riportano indietro di tanti anni, non mi è difficile costatare che la sua poesia è, decisamente, di un livello più che discreto e pertanto meritevole di essere inserita in questa rubrica sul Coronavirus che ospita non solo poeti noti e importanti, ma anche la voce di chi, poco noto o per nulla, offre in versi una sua originale testimonianza.
Primavera non sveglia la terra
Troppe foglie strappate alla vita
coprono questo vialetto.
Primavera non sveglia la terra.
Eppure prende posto
l’astro all’equinozio
ma distante ne rimane
avvolto nel silenzio …
Come tronchi di cipresso
flessi nella tempesta,
attenderemo che il vento muti
nella dolce brezza
e ci leveremo all’azzurro cielo
con “occhi meraviglia ancora“.*
Antonio Salsano – Inedito, 27. 3. 2020
Nota. L’ultimo verso è tratto dalla lirica di Antonio Donadio “Covid-19 In attesa della primavera” pubblicata da La Repubblica a metà marzo. (A.S.)
Versi che palesano un’evidente maturità compositiva: due le strofe di tre e dieci versi. Pregevole l’incipit -nei due versi iniziali- dalla forza “fotografica”: un letto di foglie copre una terra che dovrebbe essere, ormai, a fine marzo, un’esplosione di colori e odori primaverili. Essenziale il terzo verso che dà il titolo alla poesia: ecco il doloroso incredibile accadimento che sovverte ogni legge naturale “Primavera non sveglia la terra”. La natura soffre con e per l’uomo, soffrono le foglie violentemente “strappate alla vita” così la terra orfana della primavera. Non vi è risveglio anche “se prende posto/l’astro all’equinozio”, ma ne resta lontano, come sgomento senza parola ”avvolto nel silenzio…” Ma l’uomo, gli uomini, sopraffatti oggi dal dolore e dalla sofferenza, se ne stanno piegati pietosamente “come tronchi di cipresso/flessi nella tempesta” ma pronti a drizzarsi vigorosi, imperiosi, al ritorno del vento che divenuto “dolce brezza” possa permettere il librarsi verso l’azzurro cielo con occhi che sanno ancora una volta regalare meraviglia.
Antonio Salsano, nato a Cava de’ Tirreni nel 1971, vive a Roma con la moglie Rosamaria. Insegnante d’informatica alle Superiori (attualmente, in attesa di chiamata), si occupa della creazione e gestione di siti in qualità di web designer e web editor. Appassionato di poesia “da dilettante”, come afferma, nel 2019 ha dato vita al blog letterario “Giardini di… versi” dove accoglie gli scritti e i pensieri di tutti coloro che amano scrivere e leggere versi. Già presente in alcune antologie edite da Aletti Editore, sta ultimando le bozze per il suo primo libro di poesie.
Auguri pasquali 2020 di Mons. Orazio Soricelli Arcivescovo di Amalfi – Cava de’ Tirreni
Carissimi fratelli e sorelle dell’amata Chiesa che è in Amalfi – Cava, come sappiamo, quest’anno le Celebrazioni della Settimana Santa assumono un carattere del tutto particolare, in seguito all’emergenza sanitaria che l’Italia e il mondo intero sta attraversando.
Non potremo ritrovarci insieme fisicamente come popolo di Dio nei nostri luoghi di culto per celebrare la Pasqua del Signore, ma possiamo e dobbiamo vivere nella fede, nell’ascolto e nella preghiera questo tempo così particolare e centrale per la nostra vita cristiana.
I mezzi di comunicazione sociale, in modo particolare la televisione, sia sulle reti nazionali che locali, ci offrono la possibilità di partecipare ai Sacri Riti rispettivamente celebrati dal Santo Padre Papa Francesco e dal sottoscritto.
Sin d’ora vi invito a predisporre tutto il necessario affinché la celebrazione della Pasqua diventi il “centro della vostra casa e della vostra famiglia”. Sarà quindi fondamentale radunarsi e seguire le celebrazioni evitando ogni distrazione e fuggendo il rischio di far altro durante le dirette.
Prepariamoci per tempo con il cuore, con il desiderio e con l’intelligenza tanto da trasformare la nostra casa in una Domus ecclesiae vivendo l’esperienza dei primi cristiani. Nel silenzio e nel raccoglimento delle nostre chiese domestiche potremo cogliere delle opportunità nuove umane e spirituali che ci aiuteranno a riflettere su quanto ci è stato sempre donato e tante volte poco accolto.
Sperimenteremo la bellezza dei riti in modo nuovo, avremo l’opportunità di vivere il Mistero Pasquale nella sua verità più profonda, come realtà intima ma anche drammatica della sofferenza di tanti fratelli nel mondo, malati e operatori sanitari, chi vive la solitudine e l’abbandono, carcerati e senza fissa dimora.
Il forte desiderio di Dio di questo tempo ci aiuterà, quando tutto sarà finito, a vivere un incontro più maturo con il Risorto, Egli è già alla porta della nostra casa interiore e bussa desideroso di fare storia con la nostra storia di uomini e donne che talvolta si sono accomodati con rassegnazione davanti a un destino che sembrava ineluttabile, al fluire degli eventi con apatia e pessimismo, alla superficialità relazionale costruita di rapporti falsi e di facciata, all’incoerenza e alla incapacità di servire.
È il tempo di preparare la nostra Pasqua, l’occasione di fare un salto, un passaggio, un cambiamento radicale che ci immerge nel mistero della vita in Cristo e ci rende capaci di stupore, di contemplazione, di ascolto non solo di Dio che parla ma anche del fratello che abbiamo relegato dietro l’angolo o in fondo alla fila, nascosto al nostro sguardo insensibile.
Il mondo di oggi, più che mai, in questo tempo così fragile e delicato esige, soprattutto da noi cristiani “responsabilità” da assumere come segno di civiltà e di carità. La nostra presenza nella società deve essere tanto discreta ma altamente significativa, uomini e donne dall’esistenza laboriosa che sanno accogliere con gratitudine e stupore ogni nuovo giorno che il Signore vorrà donarci, e solo attraverso questa credibile testimonianza poter essere il sussurro della Vox Dei che propone e mai impone.
Nulla avviene invano e nessuna situazione, in cui ci troviamo immersi e che segna la nostra vita di cristiani, è completamente insensibile all’amore.
Come sottolinea Papa Francesco “nel mondo ci sono persone che con la perseveranza del loro amore diventano come pozzi che irrigano il deserto”.
Pur nella difficoltà, siamo e restiamo discepoli del Signore, donne e uomini incamminati incontro al Risorto, già vivo e presente in mezzo a noi. Quando si rimane uniti a Lui il freddo intenso dei momenti difficili non ci paralizza, e se il sogno di Dio è il nostro sogno, al termine della nostra storia abbiamo una certezza: l’abbraccio tenero e forte della Sua infinita misericordia che ci attende.
Siamo e restiamo una comunità che vive e celebra la Pasqua del suo Signore!
In tutte le case giunga il mio cordiale saluto e la benedizione del Risorto.
Di cuore vi auguro una Pasqua Santa e santificante.
CAVA DE’ TIRRENI (SA). Riunita l’unità di crisi COVID-19
Si riunita nella giornata di ieri, 9 aprile, nell’ Aula Consiliare del Comune di Cava de’ Tirreni, l’Unità di Crisi “Coronavirus – Covid 19”, costituita dal Sindaco Vincenzo Servalli su proposta del Vice Sindaco ed Assessore con delega alle Politiche per la salute Armando Lamberti.
Ai lavori hanno partecipato il Sindaco, il Responsabile Territoriale del Servizio di Prevenzione dell’ A.S.L, dr. Giovanni Baldi, il Direttore Sanitario del Plesso Ospedaliero Santa Maria Incoronata dell’ Olmo, dottoressa Luciana Catena, la Presidente della Commissione Consiliare Sanità, dottoressa Paola Landi, il Responsabile del servizio di Protezione Civile, ing. Antonino Attanasio, il Presidente del Comitato di Cava de’ Tirreni della Croce Rossa Italiana, ing. Valentino Catino, il Presidente dell’ Associazione “Mani Amiche”, dott. Sergio Scuoppo.
Inoltre, in collegamento Skype, il prof. Mario Capunzo, epidemiologo, Presidente dell’ Unità di Crisi dell’ Università degli Studi di Salerno, il prof. Pasquale Pagliano, infettivologo, ed il prof. Franco De Caro, epidemiologo, entrambi componenti della stessa unità di crisi dell’ Ateneo salernitano, la dottoressa Rossella Lamberti, Presidente dell’ Associazione Operatori Sanitari di Cava de’ Tirreni e Vietri Sul Mare.
“È stato un incontro molto importante – afferma il Sindaco Servalli – per il confronto con le personalità del mondo accademico che ci hanno illustrato e consigliato i modelli da seguire per il contenimento del contagio e con chi opera sul territorio che vive quotidianamente le problematiche della gestione di quanti vengono a contatto con il coronavirus. Una sinergia costruttiva attraverso la quale migliorare tutta la macchina organizzativa che sempre di più sta ottimizzando le procedure e i percorsi assistenziali”
Il dr. Baldi e la dottoressa Catena hanno relazionato sul lavoro da loro svolto ed hanno anche evidenziato alcune criticità in proposito.
La dott.ssa Lamberti ha sottolineato l’ esigenza di garantire una maggiore tutela per gli operatori sanitari e, segnatamente, per i medici “di base” e per i pediatri, assicurando loro dei presidi di protezione (camici sterili, visiere, occhiali, mascherine) ed ha proposto di effettuare test rapidi o tamponi di controllo in una postazione con ambulatorio mobile con l’ aiuto di medici volontari.
Molto significativo il contributo del prof. Capunzo, che ha evidenziato l’ importanza dell’ utilizzo delle mascherine o di strumenti di copertura del naso e della bocca per limitare la diffusione del contagio e della necessità di privilegiare l’ assistenza sanitaria domiciliare, con l’ adozione dei dovuti presidi di protezione dei medici “di base”.
Il prof. Pasquale Pagliano si è a sua volta soffermato in particolare sulla esigenza di individuare strutture per l’ isolamento delle persone contagiate ed ha invitato alla prudenza nel fare ricorso ai test rapidi in attesa delle validazioni ministeriali.
Il prof. Franco De Caro, dal suo canto, dopo aver espresso apprezzamento per l’ impegno profuso dagli operatori del Presidio Ospedaliero S.M. Incoronata dell’ Olmo ha affermato che non è facile prevedere un arco temporale dopo il quale possiamo ritenere di aver sconfitto il virus; probabilmente dovremo abituarci per qualche tempo a convivere con il virus modificando le nostre abitudini.
Ha quindi esortato alla massima attenzione per le case di riposo per anziani aumentando, ove possibile, le misure di sorveglianza sanitaria, ed ha condiviso l’ utilizzo di termometri a raggi infrarossi per la misurazione della temperatura a distanza in maniera diffusa.
La dott. ssa Paola Landi ha sollecitato un maggior raccordo con i medici “di base”.
Le associazioni di volontariato Croce Rossa Italiana e Mani Amiche hanno confermato la piena disponibilità ad agire sinergicamente con tutti gli Enti preposti.
Il Responsabile del Servizio di Protezione Civile ing. Antonino Attanasio ha evidenziato la necessità di dotare di presidi di protezione gli operatori della Polizia Locale ed i volontari della Protezione Civile.
In chiusura il prof. Lamberti, pienamente soddisfatto per l’ andamento dei lavori, ha tracciato le conclusioni articolandole nei sette punti operativi di seguito riportati e che vedranno
l’Amministrazione Comunale impegnata in particolare, per:
1) Il miglior raccordo tra Distretto Sanitario, Dipartimento di Prevenzione dell’ ASL ed Azienda Ospedaliera Universitaria “S.G. di Dio e Ruggi d’ Aragona”;
2) Il reperimento e la messa a disposizione dei presidi di protezione per gli Operatori sanitari (camici sterili, visiere, occhiali, mascherine);
3) Il reperimento e l’ utilizzo attraverso le Associazioni di volontariato dei termometri ad infrarossi per la misurazione della temperatura a distanza in maniera diffusa (Operatori sanitari, dipendenti pubblici, Forze di Polizia, volontari, case di Riposo, Comunità religiose e di accoglienza, ingressi degli uffici postali, dei supermercati e dei negozi di vicinato, aziende produttrici in attività, operatori postali e bancari, parroci, operatori cimiteriali).
4) Monitoraggio della Sorveglianza Sanitaria presso le Case di Riposo per Anziani (in primo luogo con la misurazione della temperatura a distanza e con l’ adozione delle mascherine per tutti coloro che sono all’ interno delle strutture);
5) Verifica e valutazione della possibilità di effettuare test rapidi o tamponi di controllo in una postazione con ambulatorio mobile e con l’ aiuto di medici volontari;
6) Esortazione alla cittadinanza ad utilizzare le mascherine o altri strumenti di protezione del naso e della bocca per limitare il diffondersi del contagio;
7) Confermare la istituzionalizzazione dell’ Unità di Crisi, che si riunirà periodicamente.
A margine dei lavori il Sindaco Servalli, ha adottato una prima delibera di indirizzo che, recependo la proposta emersa, autorizza il Dirigente della Protezione Civile, ing. Antonino Attanasio, a procedere, secondo le disposizioni vigenti, all’ indagine di mercato per l’ acquisto di mascherine chirurgiche, presidi di protezione termometri ad infrarossi (per la misurazione della temperatura a distanza).