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GDF sequestra una tonnellata e mezza di sigarette di contrabbando, arrestati due italiani
CASERTA. Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta ha sgominato una associazione contrabbandiera, costituita da cittadini italiani, dedita al traffico illegale di tabacchi lavorati esteri.
Due le persone arrestate e sottoposti a sequestro due automezzi ed una tonnellata e cinquecento chilogrammi di “bionde”.
L’operazione di servizio è stata condotta dai Finanzieri del Gruppo di Aversa, che sono riusciti ad interrompere un importante canale di approvvigionamento di sigarette di contrabbando provenienti dai Paesi dell’est e dirette in Campania, la cui vendita avrebbe fruttato ai responsabili dell’illecito traffico più di 260 mila euro.
Le indagini delle Fiamme Gialle si sono concentrate questa volta sui mezzi pesanti in transito sulle principali arterie stradali della Provincia di Caserta, ritenuti “a rischio” per provenienza e tipo di merce trasportata.
In tale contesto, è stato individuato un autocarro sospetto che è stato seguito fino a giungere in un cortile nella zona di Saviano (NA), dove l’autista ed un suo complice si apprestavano a trasbordare il carico in un locale adibito a deposito.
I Finanzieri, insospettiti da tale circostanza, dopo un’attenta attività di osservazione, sono intervenuti ed hanno sorpreso i due contrabbandieri intenti a preparare per lo stoccaggio i 1.500 chilogrammi di sigarette del tipo “cheap white’”, estremamente nocive per la salute degli ignari consumatori perché considerate non rispondenti agli standard di sicurezza comunitari.
Tale tipologia di tabacchi sono sempre più diffusi sulle bancarelle, anche perché in tempi di crisi economica il loro prezzo, che può essere più basso anche di 2-3 euro rispetto ai “pacchetti” tradizionali, sembra incoraggiare il mercato clandestino, che consente elevati guadagni alle organizzazioni criminali dedite al contrabbando.
Per l’elevato quantitativo di “bionde” rinvenute, S.S. di anni 39 e L.M. di anni 47, rispettivamente originari di Napoli e Torre Annunziata, sono stati posti a disposizione della Procura della Repubblica di Nola, che ha disposto l’applicazione della misura cautelare degli arresti in attesa della celebrazione del processo con rito per direttissima.
Sono in corso le indagini per risalire alle rotte di approvvigionamento del t.l.e. ed individuare eventuali altri responsabili del contrabbando, fenomeno che, dopo un periodo di forte calo, risulta, negli ultimi anni, essere in sensibile ripresa, sia sotto il profilo della vendita al minuto che dei grandi traffici, specie nei territori dei comuni casertani limitrofi all’area metropolitana di Napoli.
La lotta ai traffici illegali ed il contrasto al contrabbando, oltre a garantire condizioni paritarie di concorrenza tra gli operatori economici, tutela la salute dei consumatori e restituisce risorse allo Stato.