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Rassegna Com&Te: a Conca dei Marini incontro con la “first sciura”, Cinzia Fossa in “Moglie” racconta la sua vita
CONCA DEI MARINI (SA). Venerdì 26 maggio si è tenuta la presentazione di un altro dei libri che partecipano al Premio Letterario Com&Te: Moglie, di Cinzia Sasso, moglie dell’ex Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. In esso la signora Fossa racconta la sua vita di “First sciura” accanto ad un personaggio tra i più significativi ed importanti del Centro Nord Italia. Dal suo racconto, ricco di simpatici e illuminanti retroscena, emerge uno spaccato spesso inedito ed imprevedibile sia della vita politica e sociale milanese, e non solo. Soprattutto, è il ritratto di un uomo, di una persona che con discrezione, ma anche con personalità, è riuscito ad essere uno degli uomini più rispettati e meno discussi della Sinistra italiana, che pure è abituata a mettere in discussione tutto, perfino se stessa, anche fino all’autologoramento e a volte all’autodistruzione.
La manifestazione si è svolta in un angolo meraviglioso della Costiera, presso l’Hotel Conca Azzurra, con panorama sul Paradiso, quel panorama che fece scrivere a Renato Fucini (come è testimoniato da una piastrella sui portici di Amalfi): il giorno del giudizio, per gli Amalfitani che andranno in Paradiso, sarà un giorno come tutti gli altri.
Tra il pubblico, non solo costaioli, ma anche tanti cavesi, a cominciare dalle rappresentanze scolastiche degli Istituti “Filangieri” e “Della Corte-Vanvitelli”(con i loro Dirigenti Franca Masi e Raffaella Luciano) e dall’ex Sindaco di Cava de’ Tirreni Luigi Gravagnuolo.
La first sciura ha risposto alle domande di due giornalisti, Silvia Lamberti (Presidente di Com&Te) e Luigi Ferraro (redattore della rivista Ulisseon line) e di alcuni allievi con disponibilità e spigliatezza, mostrando una personalità di spicco e confermando l’antico detto che dietro un grande uomo c’è sempre una gran donna.
Tra i tanti aneddoti raccontati, me ne è rimasto impresso uno in particolare. Il 7 dicembre successivo all’elezione di Giuliano Pisapia a Sindaco, egli doveva assistere all’inaugurazione della stagione lirica del Teatro alla Scala, che si tiene tradizionalmente proprio il 7 dicembre, giorno di Sant’Ambrogio, Patrono di Milano.
In quell’occasione, Pisapia avrebbe dovuto indossare lo smoking, ma, non essendo abituato ad indossarlo, telefonò al presidente Napolitano per chiedergli se poteva farne a meno. Napolitano rispose che avrebbe dovuto chiedere il parere a Mario Monti, allora presidente del Consiglio.
Dopo un breve lasso di tempo, Napolitano telefonò a Pisapia dicendogli che Monti gli aveva detto che il Sindaco di Milano non poteva esimersi dall’indossare quell’abito. Era una questione di forma, dato il prestigio della carica.
Insomma, una piccola grande “questione nazionale”. Ma l’importante è che Pisapia poi abbia dimostrato di saper indossare molto bene il “vestito di Sindaco”… (Guglielmo Cirillo)