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“Spicchi di … limone” di Maria Olmina D’Arienzo

Questa volta, le mie due rubriche: “VersiCavesi e “PoesiadelNovecento-I contemporanei“si attengono al tema di Expo 2015, L’Alimentazione correlata, ovviamente, alla Poesia:

  • In “VersiCavesi “: Spicchi di limone” di Maria Olmina D’Arienzo. (Limoni)
  • In “PoesiadelNovecento-I contemporanei “: In vino levitas” di Maria Lenti ( Vino) .

 

Spicchi di … limone” di Maria Olmina D’Arienzo

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Fuor de la muraglia su l’indaco del cielo/canta la nota verde un bel limone in fiore”. Eccolo il limone così cantato da Gabriele D’annunzio. Limone protagonista di un elegante e veramente prezioso libretto. “ Spicchi di … limone” Edizioni dell’Ippogrifo, 2000, corredato da foto della costiera Amalfitana, a firma di Maria Olmina D’Arienzo. Studiosa doviziosamente attenta, tratta di sua maestà, il limone, incontrastato signore della divina costiera, (definita da Goethe e da Strauss, suoi innamorati cantori: “La terra dove fioriscono i limoni”), e da sempre agrume regale oggetto di canto. Si inizia con la “carta d’identità”: da Divisione alla Classe, all’ Ordine al Genere fino alla Specie. Nulla è tralasciato. Ma la parte centrale del libro è riservata al limone nella Poesia. Si va da Carducci, Machado, Lorca fino al grande Eugenio Montale. Chi non conosce questi versi?

[ …]

Quando un giorno da un mal chiuso portone/
ci si mostrano i gialli dei limoni,/
e il gelo del cuore si sfa,/
e in petto ci scrosciano/
le loro canzoni/ le trombe d’oro della solarità.

Sono solo gli splendidi versi finali de “I limoni” non potendo riportare, per ragioni di spazi editoriali, l’intera lirica. Scrive la saggista D’Arienzo: “Nella lirica di Montale si compie la più alta trasposizione simbolica del limone: il suo colore squillante (sottolineo: l’uso forte e pregante della sinestesia, proprio di chi ha cuore di poeta come la scrivente!) e gioioso e il suo profumo capace di infondere un senso di benessere al cuore, travalicando la dimensione poetica, per attingere al mondo stupefacente ed inebriante della musica, all’incanto ed alla magia dei suoni e dei ritmi”. Cosa altro dire? Si elencano poi le proprietà e le virtù del limone; il limone come soggetto artistico: da Beato Angelico ( “Annunciazione “1939-32 circa) a Mantegna, Caravaggio col suo famosissimo “Cesto di frutta “ (1598), poi a Manet, Matisse… Grazie all’autrice di questo dono. In apertura, versi di D’annunzio, chiudiamo con un altro grande poeta, il cileno Pablo Neruda: “Il limone? Raggio della luce convertito in frutto”. (Ode al limone) 

  • Un legame fra “Spicchi di … limone” di Maria Olmina D’Arienzo e “In vino levitas” di Maria Lenti?

Ecco il vino e il limone insieme nella testimonianza di Plinio ( “Naturalis Historia”) : “I citrea – i limoni- si bevono nel vino o essi stessi o il seme come antitodo contro il veleno”. (Citrea contra venenum in vino bibuntur vel ipsa vel semen). Quale connubio più vincente ?

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Maria Olmina D’Arienzo.. Cavese doc, vive a Cava.. Preside del Liceo Marco Galdi della Citta Metelliana, è figura notissima e di grande rilievo culturale in ambito non solo cittadino. Molti i suoi studi e suoi saggi sempre caratterizzati da estremo rigore scientifico e filologico da ricchezza d’interpretazioni analitiche profonde ed originalissime, alla luce di una scelta di vita da sempre improntata nel voler mettere al centro di tutto non il sapere fine a se stesso,ma l’uomo con il suo sapere, i suoi tanti dubbi e le sue poche certezze.