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Tea Falco, (“Io e te” di Bertolucci e “1992” su Sky) e Stefano Fresi , attore e showman, stelle del primo week end. E Giffoni diventa subito “la più figa”
GIFFONI VALLE PIANA (SA). Giffoni film festival è tante cose e insieme un’unica riuscita ‘Experience’. Ad arricchire in modo trasversale questo Festival ci pensano sicuramente gli ospiti che spaziano dai campi artistici alla politica, dal giornalismo agli esercenti dello spettacolo.
Nel primo week end del Festival gli ospiti che hanno attirato l’attenzione al blue carpet sono stati sicuramente molti e di grande rilievo.
Si è partiti con Tea Falco e Stefano Fresi: la prima è un’attrice controversa, particolare, si è fatta notare nel film Io e te di Bernardo Bertolucci e nell’ultima stagione di Sky con la serie 1992 di e con Stefano Accorsi. Il ruolo di Bibi Mainaghi l’ha resa nota al grande pubblico e le ha portato non poche polemiche, alle quali dice di sapersi contrappore con ironia.
Non mancano curiosità da parte dei giurati più esperti di cinema autorale. Infatti è immancabile la domanda su Bernardo Bertolucci, che lei definisce un ‘padre spirituale’ e una persona con cui è stato un onore poter lavorare.
Stefano Fresi invece è il secondo poliedrico artista che ha incuriosito stampa e giurati nella prima giornata: musicista diplomato al conservatorio e attore attivo sulle scene da più di 20 anni. La sua è una carriera ‘saltellante’: a teatro nel 1995 si esibisce con i Favete Linguis, trio formato con sua sorella Emanuela (cantante) e Tony Fornari, a cinema nel 2005 recita in ‘Romanzo Criminale’ di Michele Placido e nel frattempo ha composto colonne sonore per la Rai, per Fox e per Sky, oltre che per spettacoli teatrali di grandissimo valore anche insieme a Gigi Proietti. Negli ultimi periodi lo abbiamo visto in commedie di successo come le pluripremiate Smetto Quando Voglio di Sydney Sibilia, in Noi e la Giulia di Edoardo Leo e in Ogni maledetta Domenica, firmato da Torre, Ciarrapico e Vendruscolo, il team dell’indimenticabile Boris.
Nelle interviste si è soffermato molto sul valore del cinema in Italia e sul clima sorprendente del Giffoni Film Festival: “Il cinema deve essere un veicolo educativo, una nitida fotografia del paese. Come attori abbiamo la responsabilità di raccontare le luci e le ombre del quotidiano per prepararvi e farvi crescere meglio della nostra generazione. Si dovrebbe studiare di più, anche la musica per esempio – di cui sono innamorato – serve ad arricchire le proprie competenze.”
“Mi avevano detto che Giffoni era la manifestazione cinematografica più figa del mondo” prosegue l’attore romano “ ed è vero. Qui ho trovato un’ondata di ragazzi con sguardi veri, che cercano risposte”.
Ultima interessante e entusiasmante nota di questa giornata al Giffoni Film Festival è l’anteprima nazionale di Ant-man, il nuovo capitolo dell’universo cinematografico Marvel. Diretto da Peyton Reed, Ant-Man, in uscita dal 12 agosto, racconta la storia del supereroe dotato della strabiliante capacità di rimpicciolirsi e al contempo accrescere la propria forza, il ladro provetto Scott Lang (Paul Rudd) che dovrà ricorrere alle sue doti eroiche per aiutare il proprio mentore Dr. Hank Pym (interpretato dal premio Oscar Michael Douglas) a proteggere il suo spettacolare costume di Ant-Man da nuove, terribili minacce. Esposti a ostacoli apparentemente insormontabili, Pym e Lang dovranno pianificare un colpo che salverà il mondo.
Insomma, già giornate ricche e intense al Festival, dove tra ospiti, anteprime cinematografiche e steet-art gli occhi non smettono mai di stupirsi.