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BASTA GUERRE

Ricevo e pubblico volentieri questi versi dell’amico poeta Giancarlo Zizola.

Nessun commento né lettura critica da parte mia: l’orrore per la guerra cadenza solo un mortale lugubre ritmo.

 

ASSEDIO

Lungo i marciapiedi

un vuoto da raschiare

con la spietata lucidità

di manifesti a brandelli,

e un odore di morte

che si nutre del vento.

Ma tra i resti delle case,

nel fuoco del fuoco

sempre acceso, c’è ancora

chi spezza il pane

come fosse cibo eterno.

 

Giancarlo Zizola

Sabato 2 aprile intitolazione di luoghi pubblici per il Maggiore Pasquale Capone, eroe di guerra, e per il prof. Giorgio Lisi, insegnante, umanista e giornalista

manifesto-lisi-capone-cava-de'-tirreni-aprile-2016-vivimediaCAVA DE’ TIRRENI (SA). Dopo l’intitolazione ufficiale all’architetto prof. Benedetto Gravagnuolo del viale che costeggia il Trincerone, dopo la cerimonia dedicata a due colonne del dopoguerra come il Sindaco Gaetano Avigliano e la prof. Maria Casaburi, terza puntata della serie di cerimonie, convegni e scoprimento delle lapidi in attuazione delle delibere stabilite fin dal novembre 2014, nell’ultimo periodo della sindacatura di Marco Galdi, dalla Commissione Toponomastica, guidata dall’architetto Alberto Barone.

La commemorazione, avverrà sabato 2 aprile nella bellissima Sala di Rappresentanza del Comune, in onore del prof. Giorgio Lisi e del maggiore Pasquale Capone. Al primo è stata intestata la villetta nello slargo tra via Sala e via Ragone, adiacente all’abitazione in via Sala; al secondo una strada nella frazione Castagneto, dove abitava e dove trovò eroicamente la morte nei giorni convulsi dello sbarco degli Alleati a Salerno che diede alla Seconda Guerra Mondiale una svolta importantissima.

Due personalità apparentemente diverse, ma unite tra loro dal culto del dovere, dal senso di appartenenza ad una collettività e da valori morali che guardavano ben oltre il proprio ombelico.

In attesa di raccontare la cronaca e le emozioni della cerimonia, riportiamo qui i profili e le motivazioni ufficiali che hanno portato all’onore di questo riconoscimento.

Giorgio Lisi (Locorotondo 1914 – Cava de’ Tirreni 1979), coniugando brillantemente la sua originaria identità “pugliese” con lo spirito di un cavese di adozione, durante la quarantennale presenza nella nostra Città si fece apprezzare e amare per le qualità umane e intellettive. Fu appassionato educatore (insegnante di materie letterarie presso il Liceo “Marco Galdi” ed in precedenza presso i Licei di Nocera Inferiore e Amalfi), sagace giornalista (corrispondente dei quotidiani Roma e Napoli notte, collaboratore incisivo e stimolante dei periodici Il Pungolo e Il Castello), elegante poeta (varie sue liriche furono pubblicate da Il Castello), attivo motore della vita culturale e sociale cittadina (coinvolgente conferenziere, studioso appassionato di Dante, coideatore della Lectura Dantis Metelliana, cofondatore del Social Tennis). Ha lasciato interessanti saggi letterari, tra cui ricordiamo: 1876 – La Sinistra al potere, Tasso e Galilei, Il “Sacrificio” di Ulisse, Introduzione allo studio del Verismo, Benedetto Croce nel centenario della nascita.

Pasquale Capone (Salerno 1896 – Cava de’ Tirreni 1943), dopo aver partecipato alla Prima Guerra Mondiale come ufficiale di complemento, partecipò come capitano di artiglieria alla Seconda Guerra Mondiale, combattendo in Africa. Per malattia fu rimpatriato e collocato in aspettativa col grado di Maggiore, nel 1941. Si ritirò nella sua casa di Castagneto a Cava e qui avvenne nel 1943 l’episodio che lo ha consacrato alla storia e gli ha fatto guadagnare la Medaglia d’Oro al Valor Militare.

Visto giungere nei pressi della casa di campagna che lo ospitava un forte drappello nemico che si apprestava a fucilare alcuni civili, già catturati, col solo aiuto del vecchio padre, con armi proprie, apriva decisamente il fuoco contro il drappello stesso impedendo così la immanente tragica esecuzione. Visto cadere al suo fianco il genitore, noncurante del rischio cui esponeva se stesso ed il proprio figlioletto decenne, ultimate le munizioni, offriva ancora al drappello tedesco, che era riuscito a penetrare nella casa, la più strenua difesa finché veniva sopraffatto, strappato al figlio e, solidamente avvinto, trascinato in un bosco vicino ove affrontava fieramente il supremo sacrificio.»

Alla manifestazione interverranno: Il Sindaco di Cava de’ Tirreni, Vincenzo Servalli, il Presidente uscente della Commissione Toponomastica, Alberto Barone, l’ex Sindaco di Cava de’ Tirreni Marco Galdi, lo storico Massimo Buchicchio, l’avv. Luciano D’Amato, ex alunno del prof. Lisi, il Colonnello Riccardo Fambrini, in rappresentanza della Caserma “Pasquale Capone” di Persano, l’Assessore del Comune di Locorotondo Michele De Giuseppe, Pasquale Capone e Adalgisa Sammarco, nipoti rispettivamente del magg. Capone e del prof. Lisi, il prof. Franco Bruno Vitolo, che farà anche da conduttore del convegno che si svolgerà in Comune dalle ore 10 a mezzogiorno, al termine del quale si procederà allo scoprimento della targa prima per il prof. Lisi, poi per il maggiore Capone.