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ore 16:45 rapina alla Banca dell’Emilia Romagna di c.so Umberto I della città metelliana

banca-emilia-romangna-ex-banca-della-campania-cava-de'-tirreni-vivimediaCAVA DE’ TIRRENI (SA).  Rapina nel pomeriggio alla banca dell’Emilia e Romagna (ex Banca della Campania, foto)con sede al corso principale della città. Secondo il racconto di un cliente della banca, che era a colloquio con il direttore al piano superiore, intorno alle 16:45 circa si è udito un gran trambusto provenire dai locali sottostanti adibiti alle operazioni bancarie di sportello.All’interno della struttura sono entrati 2 individui, evidentemente da un buco praticato nella parete, che poi è risultato sbucare all’interno di una cabina elettrica.
I due delinquenti erano armati di taglierino, di quelli dalla lama lunga e molto pericolosa. Indossavano cappucci che erano calati fino agli occhi, la restante parte del viso era ricoperta da una specie di maschera del modello antigas, evidentemente utilizzata per poter respirare all’interno della cabina elettrica in cui erano rimasti nascosti, presumibilmente dalla sera precedente, per poter praticare il foro per accedere alla banca.
Brandendo i  taglierini e minacciando a voce alta hanno intimidito impiegati e clienti promettendo il peggio se avessero tentato di difendersi o offendere o chiamare le forze dell’ordine.
La voce e la camminata dei due sembravano tali da pensare che avessero assunto droghe o alcool.
I due ladri hanno tentato inutilmente di aprire le casseforti della banca il cui meccanismo di accesso si sblocca a tempo. Infastiditi, adirati e delusi dal mancato bottino si sono avventati sugli impiegati facendosi dare tutto ciò che avevano nelle casse.
La stima del bottino al momento è ancora al vaglio, si pensa che hanno asportato dall’istituto di credito una somma tra i 4.000 e gli 8.000 euro.
Intanto gli agenti di una pattuglia di Polizia che era nei paraggi avendo notato qualcosa di sospetto si sono avvicinati alla banca.
I malfattori pensando di essere stati scoperti sono scappati con il bottino attraverso la stessa via utilizzata per accedere alla banca.
Il tutto si è consumato dalle 16:45 circa alle 17:45 per la durata ci circa un’ora tra lo spavento degli impiegati e dei clienti presenti nella sede bancaria.
Sul posto è arrivata anche una pattuglia in moto di carabinieri, è stata tentata una caccia all’uomo per acciuffare i due delinquenti, ma senza risultati.
Per fortuna oltre il grosso spavento non si lamentano danni alle persone.

Rubato il “ciucciariello” vietrese

VIETRI SUL MARE (SA). VIETRI SUL MARE (SA). Inizia l’estate ed i vandali, ma soprattutto i ladri, mettono a segno un altro colpo a Vietri sul mare.
ciucciariello-vietrese-rubato-vietri-sul-mare-giugno-2015-vivimediaDopo la distruzione delle fontane delle “Tartarughe”, con l’asportazione delle piccole tartarughe in ceramica e l’amputazione di quella della “Lucertola”, avvenuta l’anno scorso, la notte scorsa i ladri hanno portato via l’emblema di Vietri sul mare.
Il “ciucciariello “ vietrese, l’opera (rifatta) di Richard Dolker, grande artista del periodo “tedesco “ vietrese, che diede un grande impulso alla conoscenza ed alla commercializzazione del prodotto ceramico vietrese nel mondo.
L’opera era stata apposta a Piazza Matteotti, sopra la fontana decorata con le mattonelle di un altro grande artista vietrese, Giovannino Carrano, in occasione del 50° anniversario della nascita dell’asinello vietrese.
Ma come se non bastasse il furto dell’asinello, è scomparso pure il “Gattino” vietrese, un’altra opera che era stata apposta sempre a Piazza Matteotti in occasione della manifestazione “Buongiorno Ceramica”.
A questi furti vanno aggiunti i danni, riparati ma con visibili sfregi permanenti, alla “Sirenetta”, la distruzione dei bagni pubblici, decorati sempre con ceramica vietrese a Marina, oltre alla costante opera di trafugazione di piccole opere in ceramica che, da tempo, l’amministrazione comunale di Vietri, sta mettendo in piazze, vicoli e strade, per cercare di rendere Vietri un “Museo a cielo aperto”.
gattino-vietrese-rubato-vietri-sul-mare-giugno-2015-vivimediaIl Sindaco Francesco Benincasa e l’assessore alla ceramica Giovanni de Simone hanno immediatamente denunciato il furto alla locale caserma dei Carabinieri, muovendosi celermente e sperando che i colpevoli siano presto denunciati alle autorità competenti.
Rabbia, indignazione, ma soprattutto una sensazione di impotenza, questi sono i sentimenti che accomunano cittadini ed amministrazione, consci che i furti, forse su commissione, vista l’abilità con cui il “ciucciariello” e la “gattina” sono stati asportati, sono un chiaro segnale di sorta di impunità di cui i ladri sembrano aver preso coscienza.
Le telecamere sul territorio potrebbero aver filmato il furto, ed ovviamente vi sono le indagini del caso in corso per risalire ai responsabili.
Rimane il fatto che ad ogni inizio estate Vietri è “violentata”, deturpata, offesa e vilipesa da ladri e vandali.
Rimane comunque una domanda che molti cittadini stanno ponendo e ponendosi: ”Ma è possibile che nessun cittadino vietrese abbia visto o sentito nulla?”.
Una domanda che sembra, per ora, destinata a rimanere senza risposta, come per gli scorsi furto e gli scorsi danneggiamenti alle opere degli artisti ed artigiani vietresi.