lavori

ricerca per tag

 
 

Dopo gli incendi partita la messa in sicurezza

CAVA DE’ TIRRENI (SA). Ieri pomeriggio il Sindaco Vincenzo Servalli ha riunito il Centro Operativo Comunale (C.O.C.) per fare il punto definitivo sull’emergenza incendi.

A conclusione della devastante stagione estiva funestata dai roghi, prima sul versante di Monte Caruso in località Sant’Anna e poi su tutto il versante dei monti Lattari, sono in corso tutte le attività per la prevenzione del rischio idrogeologico in previsione delle piogge autunnali, a partire dall’aggiornamento del Piano di Protezione Civile, che prevedono, tra l’altro, il censimento degli immobili e delle famiglie più esposte ai fenomeni atmosferici, accertamenti sui fondi privati e sulle aree boschive pubbliche per verificare alvei e incisi, la pulizia delle caditoie.

Da stamattina sono in corso i lavori di manutenzione del reticolo idrografico alle pendici di Monte Caruso immediatamente sovrastanti le ultime abitazioni alla località San Felice. Affidati anche i lavori di pulizia dei sottopassi alla località Bagnara, della pulizia della vasca di laminazione alla frazione SS. Quaranta e dell’inciso in prossimità della frazione Sant’Arcangelo.

“Finita la fase dell’emergenza – afferma il vicesindaco Nunzio Senatore – abbiamo messo mano a tutta la parte che riguarda la prevenzione del rischio frane. Abbiamo impegnato 81 mila euro per le attività previste in questa fase e siamo in attesa che dalla Regione arrivino segnali concreti per avere i fondi necessari a sostenere un piano generale di messa in sicurezza di tutti i territori colpiti dai roghi, così come chiesto dal nostro sindaco Servalli e da tutti i sindaci della Costiera Amalfitana”.

I lavori in via De Marinis paralizzano la città

traffico-25mag2015CAVA DE’ TIRRENI (SA). Mattinata infernale per la circolazione veicolare sulla statale 18 e sulle arterie parallele come via XXIV Maggio e di conseguenza in piazza San Francesco e per la metà di via De Marinis, fino all’inizio dei lavori di scavo, davanti all’ospedale Santa Maria Incoronata dell’Olmo. Zona interessata  dai lavori di scavo e posa in opera della fibra ottica sul tratto del ponte altezza ospedale. In quel punto e dal lato opposto per chi proviene dalla Tengana, è stato installato un semaforo che disciplina il passaggio a senso alternato dei veicoli. Provvedimento che non basta, però, a far scorrere il transito veicolare. Automobilisti che dalle ore 9, sono rimasti imbottigliati nel traffico con conseguente inquinamento acustico e lunghe code sulle principali arterie cittadine. I lavori sono iniziati ieri (oggi 25) e termineranno giovedì. Intanto dalle ore 9 alle 13 e dalle 15 alle 17, sulle strade che conducono dove sono in corso le opere di scavo, per altri tre giorni, regnerà il caos. Ieri mattina, il traffico è iniziato dal ponte di via De Fabbri. Circa 20 minuti per arrivare alla stazione ferroviaria. Superata la rotatoria della stazione, ancora più caotica la situazione sulla carreggiata del nuovo trincerone, dove i due sensi di marcia a scendere erano colmi di auto in fila che hanno bloccato anche lo sbocco per la svolta a sinistra, in direzione villa Alba e, più avanti, in direzione via Caliri. Automobilisti che infastiditi dalla lunga attesa hanno adottato furbe condotte automobilistiche. Eludevano la fila di auto in coda sul lato destro della carreggiata, come se avessero dovuto svoltare a sinistra ed invece all’incrocio si immettevano, furbamente, sulla corsia di destra. Ed è a quel punto che si è alzato il livello di inquinamento acustico con molti automobilisti che oltre a spazientirsi per l’andamento del traffico, hanno dovuto fare i conti anche con gli automobilisti indisciplinati. A farne le spese anche i parenti di una coppia di sposi, unitisi in matrimonio al santuario francescano che, hanno dovuto sudare e non poco per uscirsene dal traffico, formatosi a San Francesco, sulla statale e sua via XXIV Maggio. Il caos si è protratto fino a circa l’una con gli automobilisti inferociti per non essere stati sufficientemente informati circa i disagi che avrebbero subìto e alla luce di altri tre giorni di operazioni di scavo, chiedono agli agenti di Polizia Locale di trovare qualche soluzione al problema. (a.f.)