Ad Asolo, uno dei borghi più belli d’Italia, rinasce dopo quasi 270 anni l’antica Academia (scrupolosamente con una c) dei Rinnovati fondata, infatti, nel 1750. Voluta fortemente dal poeta Giancarlo Zizola (presidente) e dai soci promotori, Franco Berton, Manlio Brusatin, Duilio Tassinari e Vittorio Zaglia, si prefigge un ricco calendario che svarierà dalla letteratura, alle arti figurative, alla musica. L’inizio delle attività culturali ha avuto luogo presso la splendida sala del Comune di Asolo, domenica 17 dicembre con una serata in onore di Pablo Neruda. Ospite il poeta Antonio Donadio che si è soffermato sulla poetica del grande poeta cileno e in special modo su alcune poesie giovanili tra cui una, tra le meno note, dedicata alla madre, morta solo dopo pochi giorni dalla sua nascita. Donadio ha anche brevemente commentato la recentissima notizia che stando a quanto dichiarato dall’équipe di sedici esperti internazionali incaricati dalla giustizia cilena di studiare le cause della morte del poeta, Neruda non morì per un cancro alla prostata come si è sempre creduto, ma fu avvelenato dalla polizia segreta di Pinochet. Lettori di eccezione, l’insegnante di dizione Donatella Cipollato e il filosofo Ivano Zordan. La lettura delle liriche nerudiane sono state intervallate da brani musicali eseguiti dalla giovanissima e valente flautista Giulia Lozza. Un pubblico molto numeroso, piena la pur ampia sala, fa sperare che la scelta coraggiosa e certo non priva di difficoltà, di Zizola e soci di dar nuova vita alla storica Academia, possa essere vincente. Un buffet a base dell’incomparabile Prosecco e panettone in segno d’augurio per le imminenti festività natalizie, ha concluso la serata sotto lo sguardo vigile della grande Eleonora Duse che amò molto Asolo definendolo “ paesetto di merletti e di poesia” e che da una parete della sala sembrava far da compiacente madrina a questo rinnovato varo dell’Academia dei Rinnovati.