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Premio “Badia”: vince Catozzella, scrittore dal grande passato e dal “Grande futuro”. Tra gli studenti prevale Claudia Sessa

CAVA DE’ TIRRENI (SA). Un romanzo splendido e attuale, Il grande futuro (Ed. Feltrinelli), aperto a problematiche sociali, umane e etiche di portata universale, incentrato sulle guerre civili in Africa e sulla parabola di un giovane fondamentalista islamico. Anche senza che sia dichiarato il luogo e il tempo dell’azione, ogni riferimento a fatti o persone realmente esistenti non è casuale….

Un autore giovane e brillante, Giuseppe Catozzella, appena quarantenne ma con un grande avvenire dietro le spalle, dato che con il suo secondo libro, “Alveare”, ha scoperchiato il verminaio legato alla presenza della ndrangheta in Lombardia, e con il successivo, Non dirmi che hai paura (storia vera di una ragazza somala che prima riesce a partecipare alle Olimpiadi e poi muore sui barconi) ha vinto il Premio Strega giovani, è stato finalista allo Strega classico, ha venduto cinquecentomila copie in quaranta paesi, è diventato ambasciatore dell’ONU e si accinge a vedere realizzato un film di produzione internazionale e magari a ricevere ancora chissà quali e quanti altri premi…

Giuseppe Catozzella e “Il grande futuro” sono stati i trionfatori del Premio Badia 2017, organizzato dal Comune di Cava, rivolto agli studenti degli istituti superiori, giunto al ventiseiesimo anno di vita e quest’anno incentrato sul tema del conflitto sociale, personale, relazionale.

La cerimonia di premiazione, condotta dallo scrivente Franco Bruno Vitolo (che è anche membro della Commissione Scientifica) si è svolta sabato 20 settembre (mattina e sera) nelle belle sale del Comune di Cava. Oltre che per la presenza del Sindaco di Cava Vincenzo Servalli, del Consigliere Delegato alla Pubblica Istruzione Vincenzo Passa, della Direttrice della Biblioteca Teresa Avallone,del Presidente della Commissione Scientifica Antonio Avallone (con i docenti Maria Pia Vozzi, Anna Maria Senatore, Lucia D’Urso, Rosa Rocco, Mariella Lo Giudice, e con il “motore primo”, la coordinatrice Mena Ugliano) e dell’ideatrice del Premio Annamaria Armenante, essa è stata esaltata anche dalla musica.

Al mattino, applausi per le esecuzioni del Gruppo del Liceo Musicale “M.Galdi”, e la sera per il trascinante show poetico-teatral-musicale del giovane “gabbiano cantattoreGiacomo Casaula, a sua volta già “figlio” del “Badia” e membro della Commissione Scientifica. Casaula, accompagnato dal chitarrista Davide Trezza, ha eseguito alcuni dei pezzi già presentati in uno show con la sua band al completo nientemeno che al Teatro San Carlo ed incentrato sulla figura sempreverde di Rino Gaetano.

Il grande futuro ha dovuto superare la concorrenza agguerritissima di due romanzi pure loro molto graditi dai ragazzi: I miei genitori non hanno figli, di Marco Marsullo – Ed. Einaudi (storia del rapporto difficile di un ventenne con i due genitori separati e, per “adultescente” individualismo, ben poco genitoriali), e Ero cattivo, di Antonio Ferrara – Ed. San Paolo (il recupero, in comunità, di un ragazzo “cattivo” nelle azioni, ma di fatto vittima di stritolanti meccanismi sociali e familiari). L’incontro di Catozzella con i ragazzi e la comunità cittadina è stato di quelli ad alto tasso di interesse e di stimolo, per la chiarezza comunicativa dello scrittore, oltre che per le tematiche trattate e da lui conosciute direttamente per ricerche “giornalistiche” e/o legate alla scrittura dei romanzi : le odissee dei migranti, la diffidenza e la paura nei loro confronti, la cooptazione e il reclutamento dei ragazzi jihadisti, l’anima positiva dell’Islam, la fondamentale importanza della lettura e dell’informazione ai fini della crescita, del pensiero e dell’azione.

Da uscirne insomma emotivamente appagati e intellettivamente stimolati e umanamente arricchiti.

Per quanto riguarda gli studenti, che hanno recensito e valutato i tre libri e poi in finale si sono sottoposti ad una prova estemporanea di analisi e creatività relativa ad un frammento di romanzo, la parte del leone l’ha fatta ancora una volta un terzetto al femminile: Claudia Sessa (Liceo Scientifico “Genoino”), Roberta Falco e Rita Liguoro (Liceo Classico “Marco Galdi”), rispettivamente prima, seconda e terza nella graduatoria assoluta. Claudia ha vinto anche la Sezione Creatività e si è classificata seconda in quella dell’Analisi; Roberta ha prevalso nell’Analisi e si è piazzata seconda in Creatività; Rita ha conquistato il secondo posto in Creatività e, ex aequo, in Analisi. Nel dominio del tris di campionesse si sono inserite Anna Chiara Ruggiero (“Genoino”) e Marta Della Rocca (“De Filippis”), rispettivamente terza in Analisi e terza ex aequo in Creatività. Le graduatorie d’Istituto sono state vinte da Marta Della Rocca (“De Filippis”), Pasquale Nacchia Crescenzo (“Vanvitelli”), Rossella Vitale (Della Corte”), Fabio Santoriello (“Filangieri”), un  premio speciale della Biblioteca e’ andato a Valeria Boccara, campionessa in erba della scrittura e della poesia.

Quest’anno c’è stata una grande e giovane novità, il Concorso legato alla creazione di un tweet relativo ai romanzi o ai frammenti dell’estemporanea, proposto dall’Associazione Giornalisti “Lucio Barone” diretta da Emiliano Amato e rivolto a tutti i concorrenti, non solo ai finalisti. Ha trionfato Simone Avagliano (Galdi”) con il tweet: “Il grande futuro”, sempre presente. Fiaba alla ricerca di sé tra rabbia, sogni e fucili. Seconde, due ragazze del “De Filippis”: Marta Della Rocca (Se i miei genitori non hanno figli, io chi sono?) e Giuliana Di Donato (Non si è mai troppo moderni per non appellarsi alle stelle nei momenti dell’assenza o del bisogno –relativo al romanzo Ero cattivo). Terze a pari merito Maria Olmina Fariello (IIS “Filangieri”) e Maria Cesaro (“Genoino”). Segnalazioni speciali per Giorgia Zenobio e Francesca Amato (“Genoino”), Lucia Oro e Luana Campanile (“Della Corte – Vanvitelli”), Cristina Abate (“Filangieri”).

Ancora una volta, una grande, originale e stimolante kermesse, di quelle che permettono di vedere il mondo da un’altra angolazione. Premio Badia speranza dell’umanità, ha scritto il giovane Fabio Santoriello (“Filangieri”). Pur senza pensarla così alla grande, ci piace affermare che il Premio Badia è bello che c’è stato e che c’è… e speriamo che ci sarà. E, parafrasando la frase di Truffaut sul Festival di Giffoni, ci piace ritenere che di tutti i Premi letterari il Premio Badia sia uno dei più necessari …

Il Premio Letterario “Badia” alla stretta conclusiva, a settembre la premiazione

CAVA DE’ TIRRENI (SA). Ed è arrivato il giorno della grande sfida al Premio Letterario “Badia di Cava de’ Tirreni”, organizzato dal Comune e riservato agli studenti delle scuole superiori, che fanno contemporaneamente da giurati, dando i voti a tre romanzi di autori contemporanei, e da concorrenti, prima attraverso selezioni d’Istituto sulle loro recensioni, poi con una prova estemporanea di analisi e creatività su frammenti delle opere finaliste. Bella novità del Concorso di quest’anno, con patrocinio dell’Associazione Giornalisti “Lucio Barone”, è stata richiesto anche un commento personale in stile Tweetter.

La, decisiva ai fini delle classifiche finali degli studenti, si è svolta venerdì 5 maggio 2017, presso la Biblioteca Comunale di Cava de’ Tirreni, con la presenza vigile di quasi tutti i membri della Commissione Scientifica, formata da docenti degli istituti interessati (Maria Pia Vozzi, Lucia D’Urso, Rosa Rocco, Annamaria Senatore, Mariella Lo Giudice), giovani indicati dal Forum (Giacomo Casaula, Mirko Scermino, Wilma Leone, Benito Ventre, Sara Angrisani, Caterina Giangrasso), coordinatori amministrativi (il Consigliere Vincenzo Passa, consigliere delegato alla Pubblica Istruzione, Filomena Ugliano, rappresentante della Biblioteca Comunale), personalità della cultura (Antonio Avallone, ex Presidente del Distretto Scolastico cofondatore del Premio, Annamaria Armenante, ideatrice del Premio, lo scrivente prof. Franco Bruno Vitolo).

I tre romanzi in gara, scelti da una apposita Commissione Scientifica formata da insegnanti, studenti e personalità della cultura, quest’anno sono: Il grande futuro, di Giuseppe Catozzella (ed. Feltrinelli), Ero cattivo, di Antonio Ferrara (Ed. San Paolo), I miei genitori non hanno figli, di Marco Marsullo (Ed. Einaudi). Tutti e tre i romanzi sono incentrati sul tema del conflitto: rispettivamente etnico (storia parallela e divergente di due amici africani, divisi tra ribellione e repressione, sociale (recupero in un comunità guidata da un sacerdote di un giovane border line proveniente da una famiglia dissestata) e familiare (i limiti di comunicazione e relazionali di genitori “adultescenti”, visti da un figlio inquieto e molto critico):

I diciotto finalisti sono Simone Avagliano, Roberta Falco, Rita Liguoro (Liceo Classico “Marco Galdi”), Annachiara Ruggiero, Claudia Sessa, Olga Murolo (Liceo Scientifico “A.Genoino”), Giuliana Di Donato, Marta Della Rocca, Desirée Contento Miranda (Liceo Linguistico, Scienze umane, Economico “De Filippis”), Luana Campanile, Sabrina Di Mauro, Rossella Vitale (ITC “Della Corte”), Pasquale Crescenzo Nacchia, Angelo Di Domenico, Lucia Oro (ITG “Vanvitelli”) , Fabio Santoriello, Alfonso Amarante, Mariaolmina Fariello (IIS “Filangieri”).

In linea con l’obiettivo e il format del Premio, gli studenti sono stati stimolati alla lettura, al senso critico e alla conoscenza di problematiche attuali e relative al loro vissuto.

La premiazione avverrà nel prossimo settembre, contestualmente ad un incontro dibattito tra giovani e scrittori. In tempi da Mondo Panda per la Cultura e la Lettura, ben vengano manifestazioni come questa. Lunga vita al premio “Badia”!

CAVA DE’ TIRRENI (SA). Premio “Badia”, distribuiti agli studenti i tre libri finalisti. E a fine marzo uscirà il libro di Giusella De Maria edito da Mondadori

Il gruppo degli studenti giurati, dei docenti, degli organizzatori istituzionali e dei commissari in dopo la consegna dei libri alle delegazioni.

Il gruppo degli studenti giurati, dei docenti, degli organizzatori istituzionali e dei commissari in dopo la consegna dei libri alle delegazioni.

Dopo un concepimento faticoso, due aborti ed un lungo travaglio, dovuti non alla volontà dei singoli ma alle anguillesche fughe e giochi a nascondino delle risorse economiche necessarie, finalmente è partita la decima edizione del Premio Letterario “Badia di Cava de’ Tirreni”.

Lunedì 10 marzo, nella Sala di Rappresentanza del Comune, sono state consegnate alle delegazioni di studenti e docenti delle scuole superiori cavesi le copie dei tre libri scelti alla fine del 2012 dalla Commissione Scientifica, coordinata per conto del Comune dalla Dott. Filomena Ugliano e composta a suo tempo dal Presidente del Distretto Scolastico prof. Antonio Avallone, dall’Isp. Agnello Baldi, dalla Direttrice della Biblioteca Comunale Teresa Avallone, dalla rappresentante della Biblioteca Provinciale Barbara Cussino, dagli ideatori del Premio Annamaria Armenante e Salvatore Russo, dai docenti Fabrizia Ricciardi, Annamaria Senatore, Roberta Carleo, Pellegrino Gambardella, Rosa Rocco, Anna Sergio, dagli esperti esterni Elvira Santacroce, Chiara D’Amico, Giusella De Maria, Franco Bruno Vitolo, Emiliano Sergio.

I magnifici tre sono: Fai bei sogni, di Massimo Gramellini (Ed. Mondadori), il romanzo best seller gratificato dalla vendita record di oltre un milione di copie, poetica autobiografia di un giornalista al top, che racconta traumi e sogni dall’infanzia alla grande maturità attuale, ponendo come elemento di rottura la precoce e drammatica perdita della madre, la cui causa gli è stata nota solo dopo quarant’anni; Se ti abbraccio, non avere paura, di Fulvio Ervas (Ed. Marcos y Marcos), diario vero del viaggio in motocicletta nelle Americhe di un padre con il proprio figlio adolescente affetto da autismo, un viaggio intenso alla ricerca del sé, della comunicazione, dell’amore; Pensavo di scappare con te, di Francesco Gungui (Ed. Mondadori), la vicenda frizzante della crescita di un’adolescente bloccata nelle relazioni sociali, che in seguito ad un incidente, affetta da sindrome frontale, comincia a dire tutto quello che pensa, senza freni inibitori…e la cosa alla fine causerà dei piccoli tsunami, sconvolgenti ma benefici per tutti, a cominciare da lei.

Entro il 31 maggio i giurati studenti dovranno leggere i tre libri, dare un voto alle singole opere e consegnare una relazione critica su una delle tre. Da ogni istituto saranno scelti tre relazioni, i cui autori si sfideranno nel mese di settembre in una gara estemporanea di critica testuale e di creatività legata ai tre libri finalisti. A fine novembre, gran gala con la premiazione sia degli scrittori, secondo la votazione degli studenti, sia degli studenti, valutati dalla Commissione Scientifica, la cui composizione sta subendo nel tempo leggere variazioni (sono subentrate le prof. Maria Pia Vozzi, Maria Lo Giudice, Gabriella Liberti al posto di Fabrizia Ricciardi, Roberta Carleo, Anna Sergio, oltre a Pietropaolo Parisi).

Nel corso della cerimonia di distribuzione dei libri, condotta da Mena Ugliano e presieduta dall’ Ass. alla Pubblica Istruzione Clelia Ferrara, dalla Direttrice della Biblioteca Comunale Teresa Avallone, dall’ex Presidente del Distretto Scolastico Antonio Avallone e dalla rappresentante della Biblioteca provinciale Barbara Cussino, sono state spiegate ai ragazzi le modalità del concorso, sono stati presentati i tre libri attraverso dei filmati targati You Tube, è stata annunciata la nascita di un blog tutto dedicato al Premio e curato da Chiara D’Amico. Inoltre sono stati ricordati i voli di alcuni partecipanti alle precedenti edizioni del Badia, tra cui il più eclatante è senz’altro quello di Giusella De Maria, a suo tempo vincitrice di una sezione del “Badia” come studentessa, poi nella scorsa edizione terza con il suo romanzo d’esordio Suona per me e da quest’anno ufficialmente entrata (prima narratrice cavese di sempre) nella scuderia della Mondadori con il suo secondo romanzo, Io non sono ipocondriaca, in uscita a fine marzo. Insomma, un volo cominciato nell’aria del “Badia”. Difficile trovare una notizia battesimale migliore di questa …