Salvatore Costabile

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Unico italiano premiato al Concorso Candulor di Colonia l’odontotecnico cavese Salvatore Costabile, noto operatore di solidarieta’

Il Concorso biennale Candulor KunstZahnWerk, giunto quest’anno alla sua decima edizione, è forse la più importante kermesse internazionale nell’ambito delle protesi dentarie (come richiama il nome tedesco: l’arte di lavorare sui denti). Odontotecnici di tutto il mondo si sfidano con passione e professionalità, ogni volta su un procedimento diverso, stabilito dall’organizzazione.

Un Concorso di prestigio europeo, centinaia di partecipanti di tutte le nazioni, un solo italiano medagliato con il Premio speciale nell’edizione 2017: il cavese Salvatore Costabile, che è andato a ritirare personalmente il premio a Colonia, in Germania, insieme con il figlio Davide, suo collaboratore e delfino nello studio, anche lui partecipante al Concorso, unico esempio di coppia genitore-figlio tra i concorrenti. La premiazione è avvenuta durante la grande Fiera biennale dell’IDS (International Dental Show), riservata ai professionisti del cavo orale, che quest’anno ha visto oltre duemila aziende espositrici di cinquantanove nazioni.

Il nostro campione, un pimpante professionista alle soglie dei cinquantacinque anni non nuovo a riconoscimenti importanti (lo scorso anno ha vinto il Premio Speciale al Concorso “La spatola d’oro” di Montesilvano), esercita dal 1986 in via Aniello Salsano, a Pregiato di Cava, ma è diventato odontotecnico ad Avellino, presso l’Istituto “Giorgi”, e si è formato presso i maggiori specialisti internazionali, a cominciare dallo svizzero Gerber. Seguendo il metodo di questo luminare, si è professionalizzato in edentulia (protesi totale dei denti), perfezionandosi poi costantemente, attraverso contatti diretti con specialisti all’avanguardia, come i prof.Fernando Cantoni e Damiano Frigerio (Lugano, Svizzera), Giulio Preti (Torino), Sandro Palla e Bruno Graf (Zurigo, Svizzera).

Il premio gli è stato assegnato per l’assoluta qualità del lavoro con cui ha affrontato la sfida di quest’anno: montare, con metodo liberamente scelto ma adeguatamente spiegato, la combinazione di una protesi totale a supporto mucoso nell’arcata inferiore e un restauro supportato da impianti nell’arcata superiore.

A decidere, una giuria di maestri del settore: Martin Schimmel (docente di Biologia orale presso l’Università di Berna), Thomas Schibler (istruttore della Camlog biotechnologie), Meinrad Maier (capo perito delle scuole professionali svizzere), Helmut Kicheis (responsabile dei corsi Candulor), Pius Oberwegeser (responsabile internazionale dei corsi Candulor). La valutazione è avvenuta tenendo conto della funzione, dell’estetica, dell’impressione tecnica complessiva, della documentazione addotta.

Salvatore è tornato vincitore, ricco di orgoglio, ma anche di voglia di andare ancora avanti. Del resto, anche nel sociale egli non si ferma mai. Oltre ad essere individualmente attivo e presente nelle questioni che riguardano la vita collettiva ed il recupero di persone disagiate, è infatti leader dell’Associazione “Il Cireneo”, con la quale esercita un’azione affettuosamente generosa di vicinanza agli anziani, in particolare agli ospiti della Casa di Riposo Casa Serena. Essi, unitamente a tutto il personale medico, paramedico e religioso, vogliono un gran bene a lui ed a tutti i “cirenei”, come è stato dimostrato anche dal festoso ed emozionato esito delle due manifestazioni clou di inizio anno: la consegna dei regali della Befana e la gran festa in preparazione per le 106 candeline di Sidra Pontecorvi, una delle ospiti della casa, che come sempre ha partecipato con il suo spirito gioioso, i canti che ha ancora impressi nella mente, le preghiere che è abituata a recitare tutti i giorni. Un’ anziana da record, una delle signore “più centenarie “del Sud Italia.

Con lei, con gli ospiti tutti di Casa Serena, ogni volta che può intervenire a tendere una mano solidale, Salvatore si esalta e si rigenera, si sente più “funzionale” e più ricco. Come se facesse una protesi alla propria anima. La stessa cosa che fa con le protesi “vere”. Il premio appena ricevuto gli ha prodotto una grande e gioiosa soddisfazione e insieme la spinta a volare verso traguardi sempre più alti. Anche a costo di sudore e sacrifici. Del resto, il nostro Costabile sa essere benissimo un cireneo di se stesso…Cin cin e buoni voli!!