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Cavesi in Corsica “sopravvivono “ al GR20

michele-petrone-Team@animatrail-corsica-agosto-2015-vivinmediaCORSICA. Gli atleti di Cava de’ Tirreni stupiscono ancora sul famoso sentiero mondiale Grand Randonnee n.20 in Corsica. Senza alcun supporto tecnico nè medico il Team@animatrail – Cava Picentini porta a Cava de’ Tirreni il merito di aver completato il GR 20 in 52 ore di attività, un dislivello positivo di 14.000 metri e una lunghezza di 168 km.
Chiamato in còrso, “Fra li monti ”, il GR 20 è un percorso escursionistico che attraversa la Corsica da nord-ovest a sud-est facente parte del circuito Grande Randonnée. È stato definito dallo scrittore Paddy Dillon come “uno dei più bei percorsi del mondo” ed è spesso classificato come il “cammino più difficile d’Europa“, adatto quindi solo ad escursionisti esperti.
L’intero percorso è lungo circa 180
 km e si sviluppa dal comune di Calenzana (dipartimento della Corsica Settentrionale) fino a quello di Conca (Corsica del Sud) attraversando la catena montuosa corsa. Solitamente lo si considera diviso in due parti (GR 20 nord e GR 20 sud) dalla stazione di Vizzavona.
Si parte da 275
 m s.l.m. e si superano in vari punti i 2200 metri di altezza prima di arrivare ai 252 m.s.l.m. finali.
Il tempo di percorrenza è generalmente indicato in 15 giorni considerando un tempo di marcia medio di 6 ore, benché sia possibile naturalmente completare il percorso in meno tempo.
Il record attuale di velocità è detenuto da
 Kílian Jornet Burgada, che ha completato il GR 20 in 32 ore e 52 minuti.
Il sentiero, soprattutto nella parte nord, considerata la più difficile, si sviluppa su percorsi ripidi e anche su terreni rocciosi che richiedono un minimo di esperienza nella scalata e nelle
 ferrate. La parte sud invece presenta dislivelli minori ed è ritenuta più facile.
Il percorso è costantemente evidenziato da due righe orizzontali, una rossa e l’altra bianca, segnali usati su tutta la rete GR, e in alcuni punti tramite “
ometti“. Lungo il GR 20 si trovano vari rifugi gestiti dal parco regionale corso e da privati in cui è possibile dormire (all’interno o all’esterno se si è muniti di tenda) e comprare i viveri necessari.
Oltre ai rischi dovuti al tipo di percorso bisogna considerare tra i rischi del GR 20 tutti quelli presenti in montagna: cambi improvvisi di tempo, nebbia, vento forte e la neve, presente spesso fino a tarda stagione nei punti più alti o rivolti verso nord.
”È una grande soddisfazione  per tutti noi – hanno commentato Michele Petrone e Simone Troisi, membri del Team@animatrail – su un percorso di pietre, sassi, rocce, freddo, caldo, notti solitarie e incontri inaspettati, abbiamo riscoperto noi stessi, attraverso lo sport ed il contatto con la natura estrema.Paura di perdersi, ma anche gioia nel ritrovarsi e scoprirsi più forti di prima! Le sofferenze sono debolezze che se ne vanno. Oggi abbiamo tutti spostato l’asticella un gradino più in alto!”