unita di crisi

ricerca per tag

 
 

CAVA DE’ TIRRENI (SA). Riunita l’unità di crisi COVID-19

Si riunita nella giornata di ieri, 9 aprile, nell’ Aula Consiliare del Comune di Cava de’ Tirreni, l’Unità di Crisi “Coronavirus – Covid 19”, costituita dal Sindaco Vincenzo Servalli su proposta del Vice Sindaco ed Assessore con delega alle Politiche per la salute Armando Lamberti.

Ai lavori hanno partecipato il Sindaco, il Responsabile  Territoriale del Servizio di Prevenzione dell’ A.S.L, dr. Giovanni Baldi, il Direttore Sanitario del Plesso Ospedaliero Santa Maria Incoronata dell’ Olmo, dottoressa Luciana Catena, la Presidente della Commissione Consiliare Sanità, dottoressa Paola Landi, il Responsabile del servizio di Protezione Civile, ing. Antonino Attanasio, il Presidente del Comitato di Cava de’ Tirreni della Croce Rossa Italiana, ing. Valentino Catino, il Presidente dell’ Associazione “Mani Amiche”, dott. Sergio Scuoppo.

Inoltre, in collegamento Skype, il prof. Mario Capunzo, epidemiologo, Presidente dell’ Unità di Crisi dell’ Università degli Studi di Salerno, il prof. Pasquale Pagliano, infettivologo, ed il prof. Franco De Caro, epidemiologo, entrambi componenti della stessa unità di crisi dell’ Ateneo salernitano,  la dottoressa Rossella Lamberti, Presidente dell’ Associazione Operatori Sanitari di Cava de’ Tirreni e Vietri Sul Mare.

“È stato un incontro molto importante – afferma il Sindaco Servalli – per il confronto con le personalità del mondo accademico che ci hanno illustrato e consigliato i modelli da seguire per il contenimento del contagio  e con chi opera sul territorio che vive quotidianamente le problematiche della gestione di quanti vengono a contatto con il coronavirus. Una sinergia costruttiva attraverso la quale migliorare tutta la macchina organizzativa che sempre di più sta ottimizzando le procedure e i percorsi assistenziali”

Il dr. Baldi e la dottoressa Catena hanno relazionato sul lavoro da loro svolto ed hanno anche evidenziato alcune criticità in proposito.

La dott.ssa Lamberti ha sottolineato l’ esigenza di garantire una maggiore tutela per gli operatori sanitari e, segnatamente, per i medici “di base” e per i pediatri, assicurando loro dei presidi di protezione (camici sterili,  visiere, occhiali, mascherine) ed ha proposto di effettuare test rapidi o tamponi di controllo in una postazione con ambulatorio mobile con l’ aiuto di medici volontari. 

Molto significativo il contributo del prof. Capunzo, che ha evidenziato l’ importanza dell’ utilizzo delle mascherine o di strumenti di copertura del naso e della bocca per limitare la diffusione del contagio e della necessità di privilegiare l’ assistenza sanitaria domiciliare, con l’ adozione dei dovuti presidi di protezione dei medici “di base”.

Il prof. Pasquale Pagliano si è a sua volta soffermato in particolare sulla esigenza di individuare strutture per l’ isolamento delle persone contagiate  ed ha invitato alla prudenza nel fare ricorso ai test rapidi in attesa delle validazioni ministeriali.

Il prof. Franco De Caro, dal suo canto, dopo aver espresso apprezzamento per l’ impegno profuso dagli operatori del Presidio Ospedaliero S.M. Incoronata dell’ Olmo ha affermato  che non è facile prevedere un arco temporale dopo il quale possiamo ritenere di aver sconfitto il virus; probabilmente dovremo abituarci per qualche tempo a convivere con il virus modificando le nostre abitudini.

Ha quindi esortato alla massima attenzione per le case di riposo per anziani aumentando, ove possibile, le misure di sorveglianza sanitaria, ed ha condiviso l’ utilizzo di termometri a raggi infrarossi per la misurazione  della temperatura a distanza in maniera diffusa.

La dott. ssa Paola Landi ha sollecitato un maggior raccordo con i medici “di base”.

Le associazioni di volontariato Croce Rossa Italiana e Mani Amiche hanno confermato la piena disponibilità ad agire sinergicamente con tutti gli Enti preposti.

Il Responsabile del Servizio di Protezione Civile ing. Antonino Attanasio ha evidenziato la necessità di dotare di presidi di protezione gli operatori della Polizia Locale ed i volontari della Protezione Civile.

In chiusura il prof. Lamberti, pienamente soddisfatto per l’ andamento dei lavori, ha tracciato le conclusioni articolandole nei sette punti operativi di seguito riportati e che vedranno

l’Amministrazione Comunale impegnata in particolare, per:

1) Il miglior raccordo tra Distretto Sanitario, Dipartimento di Prevenzione dell’ ASL ed Azienda Ospedaliera Universitaria “S.G. di Dio e Ruggi d’ Aragona”;

2) Il reperimento e la messa a disposizione dei presidi di protezione per gli Operatori sanitari (camici sterili, visiere, occhiali, mascherine);

3) Il reperimento e l’ utilizzo attraverso le Associazioni di volontariato dei termometri ad infrarossi per la misurazione della temperatura a distanza in maniera diffusa (Operatori sanitari, dipendenti pubblici, Forze di Polizia, volontari, case di Riposo, Comunità religiose e di accoglienza, ingressi degli uffici postali, dei supermercati e dei negozi di vicinato, aziende produttrici in attività, operatori postali e bancari, parroci, operatori cimiteriali).

4) Monitoraggio della Sorveglianza Sanitaria presso le Case di Riposo per Anziani (in primo luogo con la misurazione   della temperatura a distanza  e con l’ adozione delle mascherine per tutti coloro che sono all’ interno delle strutture);

5) Verifica e valutazione della possibilità di effettuare test rapidi o tamponi di controllo  in una postazione con ambulatorio mobile e con l’ aiuto di medici volontari;

6) Esortazione alla cittadinanza ad utilizzare le mascherine o altri strumenti di protezione del naso e della bocca per limitare il diffondersi del contagio;

7) Confermare la istituzionalizzazione dell’ Unità di Crisi, che si riunirà periodicamente.

 A margine dei lavori il Sindaco Servalli, ha adottato una prima delibera di indirizzo che, recependo la proposta emersa, autorizza il Dirigente della Protezione Civile, ing. Antonino Attanasio, a procedere, secondo le disposizioni vigenti, all’ indagine di mercato per l’ acquisto di mascherine chirurgiche, presidi di protezione termometri ad infrarossi (per la misurazione della temperatura  a distanza).