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Mani amiche: venticinque anni di trasporto dei malati e di volontariato solidale. Le nozze d’argento di un’Associazione che vale oro

CAVA DE’ TIRRENI (SA). È ancora tanto vicina nella memoria e nel cuore quella festa di cinque anni fa, quando l’Associazione Mani amiche festeggiò i suoi primi vent’anni con una festa emozionata ed emozionante, nel ricordo ancora caldo della cara persona del Presidente Antonio Lodato e con la premiazione di un magnifico concorso creativo di poesia, narrativa, arti figurative e immagini visive in foto e video, a lui dedicato e incentrato sull’azione benefica e prolifica del volontariato all’interno del tessuto cittadino.

E altrettanto vicina nella memoria e nel cuore è quell’altra grande festa di due anni fa, quando Mani Amiche festeggiò l’acquisto di una nuova ambulanza superattrezzata e la donazione ad un villaggio nigeriano, in sintonia con l’Associazione SOSolidarietà, della vecchia, ma ancora valida ambulanza.

Tra una festa e l’altra, l’azione quotidiana, e gratuita, di trasporto dei malati in ogni parte d’Italia che dura ormai da venticinque anni e che tanti benefici ha portato a Cava ed a tutto il territorio.

Tra un trasporto e l’altro, domenica 18 giugno, alle dieci del mattino, nel parco dell’ex ONPI, sede di Mani Amiche, sotto la guida del Presidente Luigi Ferrarese, si è celebrata una nuova, doppia grande festa: per i primi venticinque anni di vita dell’Associazione, ed un nuovo grande traguardo: l’ingresso dell’Associazione nell’ANPAS (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze).

In apertura, è stata celebrata la Santa Messa in suffragio dei soci deceduti dell’associazione, in particolare di Antonio Lodato, indimenticato e indimenticabile presidente.

Al termine della Santa Messa ci sono state le preziose testimonianze di alcuni fondatori dell’associazione, come il Giudice Felice Scermino, il Dott. Vincenzo Baldi e il gradito intervento del Dott. Giuseppe Satriano, presidente dell’Associazione Soccorso Amico di Salerno, amico di Mani Amiche fin dai suoi primi passi.

È stato poi ufficializzato l’ingresso in ANPAS con la presenza del Vice Presidente Nazionale ANPAS Ilario Moreschi, il Presidente Regionale Antonio Aliberti e il responsabile del Sud Italia Egidio Ciancio.

A seguire, la consegna degli attestati di benemerenza ai soci dell’Associazione Mani Amiche che hanno maturato cinque, dieci, quindici e venti anni di Servizio associativo.

Il tutto alla presenza delle massime autorità cittadine: il Sindaco Vincenzo Servalli, il Vicesindaco Nunzio Senatore, l’Assessore alle politiche Sociali Enrico Bastolla, il Consigliere Comunale Vincenzo Lamberti: un segno importante della sinergia che in questi anni si è determinata tra l’Associazione e le istituzioni. Della serie, di stampo kennediano: “Non chiedete solo cosa la collettività può fare per voi, ma anche ciò che potete fare voi per la collettività.”

Alla fine, un momento conviviale con brindisi buono e giusto: rifornimento energetico per i prossimi venticinque anni di trasporti e umana solidarietà. Grazie di cuore e buon viaggio, cara Mani Amiche! Anzi, buoni viaggi!

In partenza per la Nigeria l’Ambulanza Cava 3, donata dall’Associazione Mani Amiche e trasportata dall’Associazione SOSolidarietà

SALERNO e CAVA DE’ TIRRENI (SA). SOSolidarietà, di Salerno, e Mani Amiche, di Cava de’ Tirreni: due associazioni che hanno la Solidarietà nel loro DNA, oltre che nel nome, e che sono nate proprio per viverla, applicarla e diffonderla. Insieme, hanno costituito un ideale gemellaggio per superare barriere e frontiere, unendosi per la donazione di un’ambulanza, la Cava3, finora di proprietà di Mani Amiche, al villaggio nigeriano di Ngugo-Ikeduru, “adottato” da SOS Solidarietà, che ha curato la realizzazione del trasporto in loco del prezioso mezzo di locomozione.

La consegna è avvenuta ufficialmente domenica 19 aprile, nel corso di una calda cerimonia, presieduta dal Presidente di Mani Amiche, Luigi Ferrarese, che, dopo aver affettuosamente abbracciato la memoria dell’ultradecennale e compianto Presidentissimo Antonio Lodato, di cui è degnissimo successore, ha ricordato con giusta soddisfazione i quasi venticinque anni di attività di Mani Amiche. Le sue ambulanze per trasportare malati hanno percorso centinaia di migliaia di chilometri, quasi un giro del mondo, senza fini di lucro e fondandosi solo sul lavoro di benemeriti volontari e sulle offerte volontarie di pazienti, soci e benefattori. Insomma, nozze d’argento con la solidarietà che sono oro di umanità…

Ha portato il saluto e il ringraziamento del Comune di Cava l’Assessore ai Servizi Sociali, la Dott. Autilia Avagliano, che ha ricordato lo spirito senza frontiere e senza barriere della vera solidarietà e, nel nome del bellissimo slogan con cui la nuova Amministrazione Servalli si vorrebbe caratterizzare, cioè Nessuno resti solo, ha garantito un impegno sempre maggiore del Comune a sostegno del volontariato, sia con agevolazioni amministrative sia con la promozione di una degna Cultura della Dignità del cittadino.

A nome dell’Associazione SOSolidarietà ha parlato la Dott. Maria Aolide Tonin, un motore rombante di energia civile e morale. Nel suo discorso ha “decollato” con un grazie per la donazione generosa, utile e significativa, ponendo poi sul piatto delle questioni senza frontiere. Le ingiustizie sociali e le disuguaglianze tra i popoli sono una piaga della nostra società, resa ancora più grave e purulenta dal peso della povertà, che in certi luoghi è durissima da sostenere e tende ad avanzare a macchia d’olio. Oltre alle sempre esecrabili e mai innocenti guerre scatenate in continuazione, è proprio la povertà una delle cause prime dei dilaganti fenomeni di immigrazione che stanno insanguinando il Mediterraneo e togliendogli il respiro.

Pur con tutta la buona volontà, la povertà non si combatte solo con l’accoglienza: mancano lo spazio e le risorse per aprirsi a tutti e a tutto. Si può ottenere qualche risultato in più creando strutture e offrendo mezzi nei territori di origine degli sventurati che ne sono oppressi. Scuole, agricoltura, assistenza ed educazione sanitaria, informazioni sul controllo delle nascite e sulla vita sessuale, riduzione del rischio nel parto, idrocondutture, sono i volani di un atteggiamento costruttivo che possa portare a offrire non solo il pesce per il pranzo, ma anche la rete per poter pescare.
Pur sapendo che ogni gesto rimane la classica goccia nell’oceano, è importante che chi può si faccia almeno goccia: è questa la via per salvare i fratelli e nello stesso tempo proteggere noi stessi. In questa direzione va l’utilizzo dell’ambulanza in loco, così come molte delle iniziative intraprese dall’Associazione nella Provincia nigeriana di Owerri nell’Imo State, alias l’ex Biafra di tristissima memoria per le odissee di fame che hanno dovuto affrontare i suoi abitanti.

Alla fine, scambio di abbracci, materiali ed ideali, davanti all’ambulanza in partenza, la Cava 3, che saluta la “sua” Mani Amiche in perfetta efficienza dopo alcuni lustri di onorato servizio, ed alla nuova, modernissima ambulanza, intitolata proprio al rimpianto Presidente Antonio Lodato. L’Associazione se ne è potuta dotare grazie alle ben meritate donazioni ed al rastrellamento del pur inflazionato cinque per mille, nonostante non riceva ancora a livello pubblico, tutte le agevolazioni che meriterebbe: ad esempio, quanto “respiro” regalerebbero i circa duemilacinquecento euro risparmiati, se le fosse condonato il pagamento di Tarsu&Co, in quanto Ente di servizio pubblico e senza fini di lucro …